Giornata impegnativa, quella di pasquetta, per le Guardie Zoofile di FareAmbiente Piacenza; l’intera giornata è stata trascorsa sulle strade del piacentino attraversando diversi territori comunali tra cui quelli di Carpaneto, San Giorgio, Gropparello, Bettola, Ponte dell’Olio, Vigolzone, Pontenure, Cadeo, Caorso per poi spostarsi sull’argine maestro del Po da Mortizza a Borgotrebbia. Una giornata all’insegna dell’informazione e della prevenzione. Un lunedì tiepido, con un clima decisamente primaverile che ha visto anche il debutto delle auto di servizio, delle Guardie Zoofile, con le nuove livree. Sono infatti le parole “informazione e prevenzione” il life motiv delle Guardie Zoofile di FareAmbiente Piacenza, impegnate nel far comprendere all’utenza le evoluzioni della normativa sul benessere animale e sulla tutela del territorio, un percorso che porta alla consapevolezza ed all’attenzione verso quel sentimento sempre crescente di cura per il proprio animali da compagnia, e non solo, e per l’ambiente che ci ospita. Non solo repressione e sanzioni quindi, ma un cammino evolutivo verso quello che, speriamo, diventi un’attenzione quotidiana verso le specie viventi e i luoghi che li ospitano. Un ringraziamento a tutti quei cittadini che hanno accettato di seguire i consigli, a volte un po’ forzati, indicati dalle Guardie di FareAmbiente Piacenza. “Vorremmo che le guardie zoofile – dice il responsabile provinciale Loris Burgio – diventino un riferimento per chi ha a cuore gli animali e l’ambiente; non intendiamo essere uno spauracchio sanzionatore, ma preferiremmo essere un interlocutore a cui chiedere anche consigli sulla corretta gestione degli animali in termini di noramtiva vigente. Per noi la prevenzione e l’informazione sono primarie; quando poi si presenta il dolo siamo pronti ad intervenire con attività sanzionatorie e/o repressive”.
Avvisati quindi i “furbetti della catena o delle gabbie”, la norma prevede serragli adeguati e condizioni di benessere per gli animali da compagnia e da reddito: chi sgarra rischia sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, denunce penali.