COPRA TTP PIACENZA – SPAL CORREGGIO 88-52 (24-12; 43-21; 66-33)Arbitri: Vantini A. di Verona e Bonfante L. di Altavilla V. (Vi)Copra TTP Piacenza: Degli Agosti 8, Bianchi 13, Mambretti 12, Boni 29, Coccoli 4, Dell’Aquila 8, Putignano 4, Pozzi 5, Delle Donne 5, Sconochini. All. Piazza P.Spal Correggio: Boselli 6, Carra 5, Ferrari 21, Tedeschini 8, Cervi 2, Soncini 5, Gruosso 4, Cacciavillani 1 Beltrami, Augliese. All. Castriota G.Il Copra TTP Piacenza inizia col passo giusto la stagione con una convincente vittoria contro Correggio, capace 4 mesi orsono di eliminare i piacentini in gara 3 di semifinale playoff e dimostrando di aver superato brillantemente l’amarezza di quella bruciante sconfitta. I padroni di casa partono facendo la voce grossa con superMario Boni subito a dettar legge in una categoria che poco ha che vedere con la sua classe e pericolosità: dopo 5 minuti il tabellone recita un impietoso 15-3 per i reggiani. Nonostante qualche errore in attacco i piacentini sono efficacissimi in difesa e con soli 7 punti concessi nel secondo quarto agli ospiti volano su un rassicurante +24 dell’intervallo. Gianluca Carra è costretto a lasciare il campo per una brutta distorsione ad una caviglia e nonostante una buona serata per Ferrari (21 punti per lui alla fine), Correggio deve inchinarsi alla grande serata di Boni: 29 punti in 23′ di gioco con 5/7 da tre e 14 rimbalzi con 3 assist per un totale di 39 di valutazione finale. Tutti sono protagonisti in questa UCP dove coach Piazza dirige l’orchestra con grande armonia: a prova di ciò è il minutaggio del nono giocatore in campo che è di 18′. La partita vive momenti di flessione nel 4° quarto quando ormai non c’è più nulla da dire. Sconochini si gode lo spettacolo dalla panchina ma dalla prossima settimana anche lui tornerà a lavorare con la squadra dopo un periodo di lavoro differenziato dovuto ad un piccolo infortunio ed allora… la Copra TTP sarà veramente in grado di esprimere tutto il suo potenziale. Oltre al già citato Boni, serata da ricordare per Bianchi e Mambretti, giocatori capaci di lasciare il segno sia in attacco che in difesa, ma soprattutto parte integrante di un organico che sembra giocare assieme da molto più delle effettive 5 settimane di lavoro fin qui svolto.Marco Scianò