Pattinaggio artistico, Lepis dall’ottavo al primo posto in classifica in onore di Antonio Merlo

A meno di tre anni dalla sua scomparsa, il nome di Antonio Merlo è ancora vivo e più che mai presente nel mondo del pattinaggio artistico italiano. L’ennesima dimostrazione di quanto Merlo fosse stimato e considerato nell’ambito dello sport che ha lungamente frequentato – prima come atleta di livello internazionale, e per venticinque anni come Commissario tecnico della Nazionale italiana di pattinaggio artistico – è venuta nei giorni scorsi dalla provincia di Ferrara. In occasione del Trofeo di Bondeno, che ha visto sfidarsi in pista oltre duecento pattinatori e pattinatrici in rappresentanza di sedici società, tra cui anche una rappresentativa della Lepis Piacenza, la classifica finale è stata infatti riscritta proprio in onore di Antonio Merlo. La Lepis, che ha partecipato al trofeo con ventitré atleti, tra cui alcune giovanissime pattinatrici al loro primo appuntamento agonistico, ha terminato le gare all’ottavo posto della classifica per società che ha visto primeggiare la squadra di casa del Bondeno. Su proposta del direttore tecnico del Bondeno, Guido Mandreoli, subito condivisa ed accettata da tutte le altre società che hanno partecipato alle gare, il trofeo, e quindi il primo posto, è stato assegnato alla società piacentina in onore di Antonio Merlo, l’indimenticato tecnico azzurro del pattinaggio artistico che fu, tra l’altro, uno dei fondatori della Lepis.

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“Un gesto di grande sportività – commenta la Presidente della Lepis, Anna Rondi – che ci ha commosso ma anche resi orgogliosi di poter rappresentare, attraverso la nostra società, un grande atleta ed un grande allenatore come Antonio Merlo. Il trofeo che ci è stato attribuito a Bondeno verrà esposto in occasione del 2° Memorial “Antonio Merlo”, evento sportivo che ripeteremo anche quest’anno dopo il successo ottenuto a dicembre dello scorso anno in occasione della prima edizione. Ringrazio Guido Mandreoli e tutte le società che hanno partecipato al trofeo per aver voluto rendere onore ad un grande uomo di sport ”.