Capuozzo alla cena dei Liberali: “Gli emigrati italiani andavano dove c’era lavoro e rispettavano le regole”

Quasi 300 persone ieri sera al Park Hotel per l’annuale cena dell’Associazione Liberali Piacentini, che ha visto come ospite d’onore il giornalista Toni Capuozzo. Ad aprire la serata é stato il presidente avv. Antonino Coppolino che ha portato i saluti dell’Associazione agli intervenuti, soci e simpatizzanti. Il Presidente ha poi premiato alcuni soci distintisi nell’acquisizione di iscritti per l’evento in questione, finalizzato all’autofinanziamento dell’Associazione.
Toni Capuozzo – più volte interrotto dagli applausi dei commensali – ha iniziato il suo discorso ricordando le vittime dell’attentato in Russia per poi sostenere che non c’é un modello da imitare contro il terrorismo, dato che anche quello inglese – ritenuto dal giornalista esemplare – ha fallito. Capuozzo ha poi sottolineato che per integrare c’è bisogno di una identità semplice e forte. Si é detto sorpreso di come accoglienza sia diventata oggi una “parolina magica” che unisce tutti. Non si é mai visto – ha proseguito – un profugo che scappi dal suo Paese natio lasciandosi dietro donne e bambini.

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In conclusione, il giornalista ha spostato la sua riflessione sugli emigranti italiani, che non si muovevano clandestinamente e rispettavano le regole, che andavano dove c’era lavoro e non il contrario. Lo stesso si è detto contrario al buonismo ma non alla bontà: con le ultime leggi i morti non sono diminuiti, ma aumentati. Tutto il sistema che si è creato non é incidentale: basta che gli immigrati capiscano che in Italia le regole sono fatte per non essere rispettate. In tal modo, a suo parere, si finisce per ricattare l’umanità degli italiani.