Africa Mission celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua: “A questi popoli serve soprattutto la speranza”

L’allarme è stato lanciato da varie fonti, sia scientifiche che religiose. Col problema dell’acqua dovremo fare i conti prima o poi, in quanto bene finito. Ogni giorno nel mondo muoiono 1000 bambini a causa della mancanza o dell’inquinamento del cosiddetto “oro blu”. Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo Ong se ne occupa ogni giorno, cercando di fare formazione (e non solo) sia in Italia sia in Karamoja (Uganda), dove opera. Il 22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, il Movimento è stato impegnato nella mattinata presso l’ITAS “Raineri – Marcora” di Piacenza, dove sono intervenuti i docenti dell’Università Cattolica, Vincenzo Tabaglio e Giuseppe Bertoni. Africa Mission ha poi raggiunto la scuola materna “San Vincenzo” di San Lazzaro per una presentazione rivolta a circa 20 bambini, educando sin dalla più tenera età a temi importanti. Mentre si è la mostra “Il Genio delle Donne”, comunque visitabile fino a lunedì 27 marzo. Parallelamente anche in Karamoja si celebrava con qualche differenza di fuso orario la Giornata Mondiale dell’Acqua, grazie anche ai volontari della Ong impegnati in servizio civile.

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Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, ha introdotto il proprio intervento all’Istituto Agrario, dove erano presenti circa 200 studenti, sottolineando che «da 45 anni portiamo aiuti in Uganda. Vogliamo parlare di acqua come problema, diritto del nostro mondo. Portiamo speranza e condividiamo le nostre ricchezze, perché non è un problema dei Paesi africani, ma tocca ciascuno di noi. L’acqua è alla base del futuro, anche per quanto riguarda l’istruzione». In Karamoja il consumo di acqua va dai 6 ai 12 litri d’acqua al giorno. In Italia ne sfruttiamo 50 litri circa al giorno. È l’essere umano che ha il potere di decidere cosa fare di un bene così prezioso. «L’uomo ha avuto in affido il creato e ha il compito di completare la creazione – ha spiegato don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission -, il Papa ha scritto l’enciclica “Laudato sii”, ha presentato il problema alla FAO, ha rimarcato che la terza guerra mondiale sarà per l’acqua, tutti cercheranno di accaparrarsi le risorse idriche, egli invita a non sprecarla. Come movimento sappiamo che non basta dare acqua a queste popolazioni, ma hanno bisogno di speranza, amore e di fede, per questo portiamo la parola del Vangelo». Il professor Tabaglio ha mostrato il problema dell’acqua dal punto di vista della produzione di cibo, mentre Bertoni si è focalizzato su un excursus storico.

A Moroto, nel sud del Karamoja (Uganda), è stata avviata nelle scuole una campagna di sensibilizzazione sulle tematiche inerenti all’acqua e all’Open Defecation (utilizzo corretto dei servizi igienici), culminata nella giornata del 22, iniziata con una maratona simbolica in cui bambini fino ai 10 anni d’età hanno partecipato mettendosi in gioco per una buona causa. Sono stati chiamati successivamente ad esibirsi con canti, balli e spettacoli tenendo sempre presente il tema principale. Agli studenti è stata spiegata l’importanza dell’uso delle latrine, del sapone per lavarsi le mani e del consumo di acqua potabile; inoltre si è cercato di trasmettere il valore fondamentale di mantenere un livello di igiene adeguato per evitare l’insorgenza di malattie e l’inquinamento ambientale. La giornata è stata trasmessa in una diretta radiofonica sulla frequenza 97.2 FM Voice of Karamoja, che riceveva chiamate dagli ascoltatori e a cui era consentito intervenire se volevano esprimere qualche pensiero a proposito della giornata.