Piacenza jazz fest, eventi da non perdere da venerdì 24 a domenica 26 marzo

Aldana

Eventi da non perdere del Piacenza Jazz Fest 2017 da venerdì 24 a domenica 26 marzo:

Radio Sound

Venerdì 24 marzo la prima delle due date dedicate ai più giovani allo Spazio EX ENEL

IL JAZZ SI FA LARGO TRA I GIOVANI

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Si respira molta curiosità attorno a una delle più interessanti novità messe in campo quest’anno nell’ambito del Piacenza Jazz Fest, ovvero la mini rassegna “Nu-Jazz Under 30” che avrà luogo presso lo spazio Ex Enel di via S. Franca il 24 marzo (con un secondo round sabato 1° aprile). Il cuore pulsante della serata saranno i concerti in doppio set effettuati da giovani per i giovani, dj set, allestimento a cura della classe 5ª di scenografia del Liceo Artistico “B. Cassinari” e le multivisioni di Giancarlo Cararo. Per queste occasioni la scelta è caduta su formazioni che fanno dell’innovazione e della sperimentazione le loro cifre peculiari, tutte realtà proiettate verso il futuro. Si esibiranno così nel corso della serata in doppio set artisti come i sEt-Up, gruppo originale con formazione di combo jazz che però ha sostituito con il basso tuba il più classico contrabbasso, e il saxofonista Mattia Cigalini insieme ai Techfood, due dj all’avanguardia per il loro modo di creare il suono.

Gli studenti della classe quinta scenografia del Liceo Artistico “B. Cassinari”, coordinati dalla professoressa Cristina Martini e da Giancarlo Carraro, hanno lavorato per l’allestimento del salone di palazzo Ex Enel per queste due prossime occasioni, proponendo soluzioni sceniche di light design originali e inattese. Sulle pareti si alternano alle luci architetturali, le proiezioni di una figurazione astratta, dinamica e spaziale, pensata sulle note di OoopopoioooO di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, in programma nel secondo appuntamento, quello di sabato 1° aprile. La composizione alternata e sempre diversa di luci e ombre, riempie lo spazio tridimensionalmente, intrecciandosi ai suoni quasi come la trama e l’ordito in una tessitura visivo-sonora.

Il gruppo dei sEt-Up riprende la più classica delle combo jazz con tromba e sax alto protagonisti, sostenuti dal piano trio, quest’ultimo impreziosito dall’innesto della tuba in sostituzione del contrabbasso. R.E.B.U.S. è il nuovo progetto che gioca nel flusso delle composizioni originali, guardando al passato con gli occhi di chi si proietta verso il futuro. I cinque musicisti provenienti da cinque regioni diverse (Puglia, Sardegna, Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia) si uniscono in un rebus concettuale legato alla valorizzazione della propria espressività nei confronti di un dialogo univoco permesso dal genere musicale che più di tutti sottolinea il valore della libertà: il jazz. Loro sono Roberto De Nittis al pianoforte e tastiere, Francesco Minutello alla tromba e flicorno, Zoe Pia al sax alto, Glauco Benedetti al basso tuba e Diego Pozzan alla batteria.

Nel secondo set verrà presentato un progetto che pare impossibile sulla carta, vista la diversità tra due concezioni di proporre musica che paiono agli opposti, ma se una delle caratteristiche peculiari dei grandi artisti è quella di provare sempre a spingere le sfide un po’ più in là, il risultato che se ne ricaverà in questo caso sarà senza dubbio sorprendente. Mattia Cigalini, l’astro nascente del jazz italiano, si affianca agli uomini di “Audiozone”, quelli della musica elettronica, Leonardo Tedeschi e Mattia Bersani. “Audiozone” è uno dei più innovativi studi di produzione elettronica d’Italia, creato dopo una gratificante carriera in giro per i club di tutta Italia, ma con tappe anche in Germania, Spagna e Lettonia. La loro avventura parte nell’ottobre del 2013 con l’attività di ricerca e sviluppo di Preset File & Sample File Audio che interagiscono con i software di produzione musicale creando nuovi suoni ed effetti sonori originali.

Nel pomeriggio di venerdì 24 marzo alle 17.30 si terrà la presentazione del libro di Arrigo Cappelletti dal titolo “Le avventure di un jazzista filosofo” presso la Galleria d’Arte moderna “Ricci Oddi”, con concerto finale in piano solo dello stesso Cappelletti. Ad accompagnarci nel viaggio all’interno del suo libro, l’autore e pianista sarà affiancato da un noto critico musicale e giornalista quale è Claudio Sessa, firma del Corriere della Sera. Il jazz ha sempre diffidato della parola. Il vecchio Benny Carter dichiarava brutalmente: “Io non scrivo e non leggo nulla sulla musica. Il mio compito è crearla, se ci riesco”. Oggi le cose sono un po’ cambiate. Oggi i musicisti jazz devono sapersi interrogare e mettersi in discussione continuamente e un pianista come Brad Mehldau tiene lezioni di fronte a filosofi e scrittori in cui mostra i fondamenti filosofici della sua poetica. La sfida, il paradosso dell’improvvisazione jazzistica sta qui: nell’insegnare a essere liberi in modo ordinato e rigoroso. Esattamente questo fa Arrigo Cappelletti, jazzista e filosofo, in un libro di riflessioni, scritti d’occasione, approfondimenti teorici, pensieri e brevi saggi attraverso i quali restituisce una visione vivace, intelligente, dotta e divertita del Jazz.

A seguire Cappelletti si esibirà al pianoforte, portato per l’occasione all’interno della Galleria, in un’atmosfera di grande suggestione.

 

 

Sabato 25 marzo nuovo appuntamento al Conservatorio “Nicolini” di Piacenza

DOPPIO SET CON OIR QUARTET E MELISSA ALDANA QUARTET

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A pochi giorni di distanza dall’emozionante concerto in onore di Charlie Haden tenuto dal quartetto del pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, torna il grande Jazz al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza sabato 25 marzo alle ore 21.15, con l’ausilio del Piacenza Jazz Fest. Il programma della serata si preannuncia particolarmente ricco e interessante e si comporrà di due momenti: i primi a esibirsi saranno gli Oir Quartett, gruppo veneto vincitore lo scorso anno della sezione D – Opera Prima del concorso nazionale “Chicco Bettinardi”. A seguire ci sarà poi un secondo set con un trio capeggiato da una musicista decisamente promettente quale è la saxtenorista americana Melissa Aldana.

Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, patrocinato dal MiBACT, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di Fiorenzuola, Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. I biglietti per questo concerto si possono acquistare nei pomeriggi feriali presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza oppure online sul sito www.liveticket.it.

Primi ad aggiudicarsi la Sezione D inaugurata proprio lo scorso anno e assegnata alla miglior opera prima, gli Oir Quartett sono una formazione dalla line up peculiare. Vibrafono, pianoforte, basso e batteria sono gli strumenti di cui si avvale il quartetto, formato da musicisti tutti giovani ma musicalmente già molto maturi: Giulio Scaramella al pianoforte, Giovanni Perin al vibrafono, Marco Trabucco al basso acustico e Max Trabucco alla batteria. Il lavoro per cui sono stati premiati dalla giuria del concorso e che ha consentito loro di comparire in cartellone al Piacenza Jazz Fest, porta il loro nome ed è costituito interamente da composizioni originali, ad eccezione di una rilettura molto profonda di “I fall in love too easily”. I quattro talentuosi musicisti, attivi insieme fin dal 2011, danno conferma una volta di più dell’eccellente vitalità del panorama italiano contemporaneo, segnalandosi come una delle realtà emergenti più significative. Un quartetto moderno, proiettato verso sonorità ed idiomi che, partendo dalla tradizione afroamericana, si connotano di venature di stampo europeo. Le loro note distintive sono le composizioni originali, le sperimentazioni timbriche innovative, unite alla tecnica e alla fantasia nell’utilizzo di nuovi linguaggi sonori. Grazie ad uno sguardo tanto alle attualità quanto alle tradizioni del jazz, la formazione si pone senza pregiudizi nei confronti delle varie esperienze ascoltate e ne rispecchia la propria interpretazione. Nel complesso, una visione moderna, vale a dire, dove la matrice afroamericana si fonde con le evoluzioni europee: in pratica, Oir Quartett segue il percorso del jazz di oggi senza rivoluzioni, ma tenendo una buona distanza dalle orme dei passaggi che li hanno preceduti. Raccolgono gli spunti di quanto avviene attorno a loro e ne ripropongono una lettura che, senza esagerazioni o forzature, cerca di essere personale.

Un’altra giovanissima che si sta affermando a livello internazionale è la saxofonista Melissa Aldana. Cilena di nascita e un lungo periodo di studi ai massimi livelli negli Stati Uniti, la saxofonista è già al suo secondo album come leader dal titolo “Back Home”, etichetta Wommusic. che presenterà nel secondo set della serata al Conservatorio. Il titolo dell’album evoca certamente anche il richiamo della sua terra natia cilena, ma per Aldana il significato di “tornare a casa” è esemplificato soprattutto nel momento in cui ha preso in mano il suo sax tenore e ha suonato uno dei brani di Sonny Rollins a cui è più legata. Rollins, a cui è dedicato l’album, è stato per la giovane musicista una grande fonte di ispirazione, ha significato soprattutto uno dei primi motivi per cui ha iniziato a suonare in trio. Rollins infatti credeva fermamente che nel trio “pianoless” (senza strmento armonico) si possa sperimentare una libertà di interazione e una gamma di possibilità di esprimere se stessi e comunicare con gli altri musicisti senza pari. Insieme a lei i fidati Pablo Menares al contrabbasso, anche lui cileno, e Jochen Rueckert alla batteria. Figlia e nipote di saxofonisti (si esibisce sempre con lo strumento del nonno Enrique Aldana), dopo gli studi al Berklee di Boston si è trasferita per suonare a New York. Nel 2013 è diventata la prima strumentista femminile e il primo sudamericano a vincere il Concorso Thelonious Monk.

 

 

Nella giornata di domenica 26 marzo anche il workshop a cura di Ivano Icardi Trio

SI BALLA AL CENTRO GOTICO CON LA BIFUNK BRASS BAND

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Si chiude con una coinvolgente band marciante la rassegna del Centro Commerciale Gotico Jazz al Centro – Aperitivo swing, che alla sua quarta domenica consecutiva, offre ai piacentini un aperitivo e un divertente momento di svago.

La “BiFunk Brass Band” di Trento è un esplosivo ensemble di fiati e percussioni, nato con l’idea di riproporre le sonorità funk-metropolitane mescolate con le atmosfere jazz delle street band; è una band itinerante che si presta, grazie alle sue caratteristiche, a suonare nelle situazioni più disparate dove la musica rimbalza senza soluzione di continuità dal Funky al Jazz, dal Blues ai ritmi latini fino al Soul. Il gruppo è nato nel 2008 in occasione del Suedtirol Jazz Festival e da allora numerosissime sono state le partecipazioni in festival jazz, rassegne e convention in tutta Italia. Nel 2009 è stato registrato il loro primo CD, con arrangiamenti originali, scritti appositamente per il gruppo dagli stessi componenti (Fiorenzo Zeni, Luigi Grata, Giorgio Beberi, Alessio Tasin). Una delle loro punte di diamante è il progetto del 2010 creato in esclusiva per il festival “Suoni delle Dolomiti” insieme al trombettista Fabrizio Bosso, dal titolo “MilesMood”. La sorprendente e “compatta” formazione itinerante in quell’occasione si era trovata a dialogare con le ambientazioni suadenti e virtuose al tempo stesso, create dal grande Bosso, in un walking concert che ha regalato un affascinante ed inedito connubio tra le più importanti pagine di Miles Davis e le magnifiche location naturali delle montagne più famose al mondo. Una tromba solista accompagnata da un’originale formazione per una rilettura che illumina di luce nuova brani memorabili del repertorio jazzistico.

La BiFunk è composta da Stefano Menato al sax alto, Matteo Cuzzolin e Fiorenzo Zeni al sax tenore, Giorgio Beberi e Marco Pisoni al sax baritono, Christian Stanchina, Alessio Tasin e Arnold Lunger alle trombe, Gigi Grata e Fabrizio Carlin al trombone, Hannes Petermair al sousaphone, Claudio Ischia, Bruno Miorandi e Daniele Patton alle percussioni.

Questa band vi farà sorridere e divertire, al suono di brani famosi e ricchi di un’allegria davvero contagiosa. La rassegna “Il Jazz al Centro – Aperitivo Swing”, nata in virtù della stretta collaborazione tra l’associazione culturale Piacenza Jazz Club e il Centro commerciale Gotico, che lo promuove e lo sostiene, per quest’anno si congeda e vi saluta, dando a tutti appuntamento al prossimo anno.

 

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest o scaricare gratuitamente l’App del Piacenza Jazz Fest per Apple e Android. Per contatti si può scrivere alla mail biglietti@piacenzajazzfest.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201.