Si inventa un’estorsione e il sequestro lampo della figlia per giustificare al marito una spesa di oltre 50 mila euro, che in realtà aveva destinato all’acquisto di vestiti firmati. A scoprire la verità i carabinieri di Piacenza, ai quali l’uomo, allarmato dal racconto della consorte, si è rivolto circa un mese fa. Protagonista della vicenda un imprenditore 40enne di Agrigento, che vive e lavora a Piacenza, insieme al figlio e che, ogni mese, da tre anni, spedisce una consistente somma di denaro alla moglie e all’altra figlia, rimaste nella città siciliana. Verso la fine dell’estate il 40enne si trova a dover fare i conti con qualche problema di liquidità e si rivolge alla moglie chiedendole di spedirgli una piccola somma. La donna, però, anch’ella a corto, racconta di essere stata vittima di un’estorsione e di aver subito addirittura il rapimento lampo della figlia. Allarmato il marito si rivolge ai militari, che in poco tempo fanno luce sulla verità: messa alle strette, la consorte confessa la sua sfrenata passione per lo shopping. Ora rischia una denuncia per procurato allarme.