Cade tra i monti di Ferriere e resta ferito, difficili operazioni per salvare un 70enne – FOTO e VIDEO

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Nella tarda mattinata di domenica 12 marzo, i tecnici del Soccorso Alpino Emilia Romagna sono stati chiamati ad un difficile intervento sanitario sull’appennino Piacentino, nella località al confine con la provincia di Genova nota come Valle Tribolata, nel versante di guglie e speroni ofiolitici della Ciappa Liscia, nel comune di Ferriere . Un escursionista 70enne proveniente dalla provincia di Lodi, stava infatti compiendo una gita CAI sul sentiero di crinale che sovrasta la parete della Ciappa, insieme ad altri cinque compagni, anch’essi lodigiani; in un tratto a mezza costa con una presenza di ghiaccio particolarmente duro e coperto dalle foglie che il vento aveva spostato, l’uomo è scivolato, cadendo ed accusando un fortissimo dolore al bacino e ad un arto inferiore. Subito i compagni di escursione, resisi conto della gravità della situazione, hanno avvisato il 118 telefonicamente; la Centrale Operativa ha così immediatamente attivato una squadra territoriale del Soccorso Alpino della Stazione “Monte Alfeo” di Piacenza e una, proveniente dalla vicina Valtaro, della Stazione “Monte Orsaro” di Parma. Mentre le squadre territoriali iniziavano l’avvicinamento al ferito dapprima su mezzi fuoristrada e poi a piedi, veniva attivato anche l’elisoccorso di Pavullo nel Frignano, con a bordo personale tecnico e sanitario del Soccorso Alpino. Arrivati sul posto dopo un difficile avvicinamento con piccozza e ramponi, i tecnici del SAER hanno messo in sicurezza l’uomo e atteso lo sbarco del personale dell’elisoccorso. Dopo aver stabilizzato ed imbarellato lo sfortunato escursionista ed aver tagliato alcuni alberi per consentire un più agevole recupero tramite verricello, i tecnici hanno imbarcato sull’elicottero l’uomo, con destinazione Ospedale Maggiore di Parma, con sospette fratture al femore ed al bacino.
Gli amici del ferito infine, anch’essi sprovvisti di ramponi e picozza, sono stati accompagnati in sicurezza dal personale di terra del SAER fino al Passo di Crociglia, dove avevano parcheggiato le automobili.