“Apprendiamo dai mezzi di comunicazione dell’accusa di superficialità che sarebbe stata rivolta dagli amministratori del Comune di Rottofreno alla Provincia nella gestione del previsto intervento di manutenzione sul Ponte di S. Antonio. Va chiarito che si tratta di un’affermazione priva di ogni fondamento”. Non si placa il dibattito sul destino del ponte di San Nicolò. I dubbi di chi vive a San Nicolò e Rottofreno sono legati non tanto ai lavori di manutenzione, universalmente giudicati necessari, ma piuttosto alla decisione della Provincia di non creare un percorso alternativo al ponte Paladini, “troppo poco” secondo alcuni amministratori e cittadini, per smaltire il traffico.
“Come è già stato ampiamente spiegato, anche agli amministratori di Rottofreno, l’intervento sul ponte, la cui necessità è nota da svariati anni, è oggi urgente e non più rinviabile per ragioni di sicurezza del manufatto. In questa situazione sarebbe semmai indice di superficialità e di irresponsabilità ogni ulteriore dilazione nell’esecuzione dell’opera. Quanto alla possibilità di prevedere l’esecuzione di un guado, quale miglioria dell’intervento in fase di gara, si evidenzia, come più volte già chiarito, che si tratta di un’ipotesi non percorribile dal punto di vista tecnico e della legittimità degli atti”.
“L’Amministrazione Provinciale è impegnata assieme al Comune di Rottofreno e al Comune di Piacenza, nell’ambito del tavolo istituzionale e del tavolo tecnico appositamente costituiti, ad esaminare ogni possibile soluzione per alleviare i disagi collaterali alla realizzazione dell’intervento. I lavori di questi tavoli saranno tanto più proficui quanto più agli stessi verranno ricondotti i diversi argomenti di confronto, evitando di farne oggetto di sterili e controproducenti polemiche politiche”.