Nel pomeriggio del 22 febbraio scorso i carabinieri di Rivergaro hanno ricevuto una telefonata allarmante. A chiamare è una donna di nazionalità marocchina residente a Travo che era stata appena picchiata dal marito in seguito ad un acceso litigio. Giunti sul posto, i militari hanno immediatamente constatato il grave stato in cui versava la donna a seguito della violenza subita dall’uomo e pertanto l’hanno subito fatta accompagnare presso il pronto soccorso dell’ospedale di Bobbio. In seguito la donna, che nel frattempo per i traumi riportati ha avuto una prognosi di oltre 3 settimane dal personale medico che l’ha visitata, ha deciso di sporgere querela nei confronti del marito non solo per quanto accaduto poco prima, ma anche per le altre vicissitudini ed angherie sopportate per lunghissimo tempo.
La donna infatti ha denunciato non solo di essere stata vittima da parte del marito di violenze tra le mura domestiche, anche in presenza dei figli minori, ma ha anche dichiarato ai militari di essere costretta dal marito ad avere rapporti sessuali con lui sotto la minaccia di un coltello da oltre un anno. Un quadro drammatico delineatosi dopo l’episodio di violenza tra le mura domestiche che ha consentito ai carabinieri di trarre in arresto l’uomo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale aggravata e continuata l’uomo: si tratta di un 49enne marocchino senza occupazione, pregiudicato per reati contro il patrimonio ed attualmente affidato in prova ai servizi sociali dopo essere stato protagonista di diverse vicende legate all’alcool.
L’arrestato, su indicazione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Piacenza, è stato associato presso la Casa Circondariale di Piacenza.