Tifosi smemorati, dimenticano il Daspo e vengono denunciati; nei guai anche

Si sono recati allo stadio in occasione della sfida Piacenza-Livorno di venerdì sera anche se colpiti nel 2006 da un provvedimento Daspo che scadrà nell’aprile 2009. Protagonisti del fatto due giovani tifosi che, essendo nel frattempo scaduto l’obbligo di firma in questura in occasione delle partite di calcio, hanno erroneamente pensato che ciò consentisse loro di tornare ad accedere allo stadio. Esibendo regolare documento sono così entrati al Garilli, ma la loro presenza non è sfuggita al controllo della Digos. Ieri mattina i poliziotti si sono così recati a casa dei due tifosi – il 28enne P.F. ed il 32enne F.C. – i quali hanno subito ammesso la loro presenza allo stadio, spiegando che credevano che la scadenza dell’obbligo di firma coincidesse con quella del Daspo. In casi come questi è previsto l’arresto facoltativo: il fatto che i due giovani abbiano subito ammesso il fatto ha però indotto i poliziotti a limitarsi a denunciarli per violazione del Daspo.Sempre in occasione della partita Piacenza-Livorno, il 18enne piacentino G.F. ha introdotto uno striscione non autorizzato nello stadio, occultandolo sotto la maglia. Lo striscione recava la scritta "Nuove leve vecchie maniere". Dato che la normativa prevede che – a parte quelli con i colori del Piacenza Calcio, della bandiera italiana e di quella della Nazione dei giocatori in campo – tutti gli striscioni debbano essere preventivamente autorizzati da società e questura, il giovane è stato sanzionato dalla polizia per 166 euro.

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