Da La Russa a Gasparri, da Casero a Mantovani, parata di big per Confediliz

Parata di big della politica in queste ore al centro convegni della Banca di Piacenza. Hanno partecipato al 18esimo coordinamento dei legali di Confedilizia, tra gli altri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, il collega del Pd Enrico Morando, il senatore della fiamma Ugo Martinat, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Luigi Casero e, nel pomeriggio, il parigrado alle Infrastrutture senatore Mario Mantovani."Sull’Ici devo dire – ha esordito La Russa – che An ha precisato che non sarebbe passato il federalismo fiscale se non fosse stato certo che oggi e domani non sarà reintrodotta l’imposta comunale sugli immobili né nessun suo surrettizio. Sulle locazioni pensiamo che non bisogna farsi pagare una tassa sul reddito ma una cedolare secca". Non è mancata ironia sull’atteso match Inter Catania. "Farò come quei tifosi – ha commentato il ministro – che se fa gol la propria squadra contro una formazione che sta comunque a cuore non esultano""Sui rifiuti di Napoli – ha invece detto il senatore Morando – noi localmente abbiamo fatto un disastro, ma su Alitalia è ilcentrodestra che deve andare a nascondersi. C’era una soluzione che non costava nulla e che garantiva trasporti efficienti e prezzi adeguati. Berlusconi e company sono intervenuti rendendo impossibile quella soluzione, dicendo che ne avevano un’altra già pronta, la famosa "cordata". Dopodichè si è votato, Airfrance è uscita dai giochi, e in realtà si è capito che la cordata non c’era e si è costituita solo adesso, dopo che il governo ha cambiato tutte le regole creando vantaggi per chi compone la cordata in un coacervo di conflitto di interessi".In tema di attualità Gasparri ha manifestato sostegno e apprezzamento per le parole di Fini. Il presidente della Camera ha oggi dichiarato alla festa di Azione giovani che «i resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata. È doveroso dire che, se non è in discussione la buonafede, non si può equiparare chi stava da una parte e combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buonafede, stava dalla parte sbagliata». Fini ha così preso posizione netta dopo le polemiche scatenate nei giorni scorsi da La Russa e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, su Salò e sulle leggi razziali.

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