Oggi, 7 febbraio, a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, si è tenuta la conferenza finale di Adapt, importante progetto europeo per la prevenzione delle catastrofi rivolta ai cosiddetti gruppi vulnerabili. Rebecchi è stato inviato in Belgio direttamente dal Responsabile Nazionale di Protezione Civile Anpas, per prendere parte al tavolo di sintesi che ha visto Anpas come partner strategico nel panorama Europeo del progetto. Il Progetto ADAPT – Awareness of Disaster Prevention for vulnerable groups – (La consapevolezza della prevenzione delle catastrofi per i gruppi vulnerabili), è stato finanziato dalla DG ECHO nell’ambito del Programma Civil Protection 2014 dell’Unione Europea. Il Capofila del Progetto è SAMARITAN International mentre gli altri Partner sono: ANPAS, White Cross Bolzano, ASB Germany, DKFH – SAMARITAN Danimarca, Università Tor Vergata di Roma.
ADAPT si inserisce nel solco di SAMETS, progetto in cui ANPAS è capofila e che tratta la gestione degli affari sociali all’interno dei campi di emergenza. ADAPT, interviene nell’ottica della prevenzione e della riduzione del rischio per i Gruppi Vulnerabili e la loro gestione durante un evento disastroso, da parte delle comunità di riferimento. La prima riunione dei REFERENTI per il progetto si è svolta il giorno 26 Gennaio 2015 a Francoforte.
Gli Obiettivi di tale progetto sono:
• Migliorare l’aiuto verso gli anziani e le persone con disabilità in situazioni di emergenza
• Sviluppare e implementare un sistema innovativo per integrare le persone vulnerabili in meccanismi di gestione del rischio (attraverso le reti locali, e i volontari e permettendo alle persone di registrarsi in un database aggiornato)
• Ristrutturare le informazioni esistenti (formali e informali) sulle persone vulnerabili nelle aree a rischio di disastro per rendere queste informazioni utilizzabili in caso di emergenza di protezione civile
• Identificare le migliori pratiche europee nel coinvolgimento delle persone anziane e delle persone con disabilità e le parti interessate come le associazioni e le organizzazioni di volontariato per lo sviluppo di piani di emergenza, come previsto dai protocolli delle Nazioni Unite in relazione alle Cities Resilient .
• sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di protezione civile, e integrare ADAPT con altri progetti di protezione civile quali SAMETS e FLOOD in cui i partner sono coinvolti
Le Azioni intraprese
• Ricerca di linee guida (soluzioni) e strumenti esistenti che possono servire come piattaforme fondamentali per la creazione del database e della sua gestione (con un processo di gestione basato sulle comunità e sui cittadini).
• Creazione di Gruppi di Azione Locale (AG) in comunità selezionate, come strutture complementari in materia di protezione civile locale, dove le diverse parti interessate contribuiscono con le loro competenze a garantire l’integrazione del progetto in strutture civiche locali esistenti
• Sviluppo di una banca dati di persone vulnerabili e altre informazioni necessarie.
Questo include le informazioni necessarie, tecniche e legali, e la gestione dello stesso nel rispetto delle leggi sulla privacy;
• Scambio transnazionali di buone pratiche tra i Gruppi di Azione Locale di diverse aree target individuate
• Sviluppare un processo di gestione basato sulla comunità per coordinare diffusione interna, aggregazione dei dati (questionari o interviste) per il database e l’elaborazione dei dati.
• Sensibilizzare gli attori della protezione civile (ad esempio enti locali) per le opportunità di cooperazione, colmare le lacune nei loro piani di emergenza locali e azioni complementari.
• Campagna di sensibilizzazione per i modi di partecipazione per la popolazione locale per aumentare in modo sostenibile la disponibilità di aiuto per le persone vulnerabili
• Identificare, testare e scambiarsi vari modi per aumentare la consapevolezza e la partecipazione delle persone vulnerabili
• Sviluppare raccomandazioni per la manutenzione sostenibile e la trasferibilità dei processi e gestione dei dati utilizzabili e la manutenzione continua dei gruppi di azione come contatti per la loro comunità.
Tra i rappresentanti italiani presenti al tavolo oltre a Rebecchi erano presenti:
-Mariella Mazza PA di Saponara
-Aurelio Dugoni progettista Europeo
-Markus Leimegger di Samaritan International
-Giuseppe Merlino Vice Sindaco di Saponara che ha sperimentato il Progetto
-Andrea Volterrani e Eusebio Giandomenico dell’Università degli Studi di Tor Vergata
Anche questo step ha evidenziato il grande impegno di Anpas per un impegno sicuramente di livello; Rebecchi ha così commentato: ” è importante seguire la Progettazione Europea non solo per questioni di opportunità, ma per condividere linee e strategie a livello internazionale; il nostro paese credo che debba sviluppare ulteriormente la prevenzione ed utilizzare ogni strumento per tutelare soprattutto quei gruppi che risulterebbero più esposti alle catastrofi. Per me e per il movimento è un’opportunità di ulteriore crescita che dovrà avere ricadute positive sul campo e su tutto il territorio nazionale”.