Aveva chiesto e ottenuto di farsi ricoverare presso il centro di salute mentale dell’ospedale di Piacenza perché diceva di non sentirsi bene. Fin dal primo giorno all’interno della struttura l’uomo, un 37enne residente a Piacenza, ha iniziato a ripetere a medici e pazienti la frase “Appena esco di qui la uccido”, con riferimento alla convivente, una donna di 42 anni che poco tempo prima aveva espresso l’intenzione di lasciarlo. Una minaccia continua che ha spinto i medici a riferire il fatto alla Procura della Repubblica di Piacenza, anche perché, essendo entrato volontariamente, l’uomo avrebbe potuto lasciare la struttura da un momento all’altro e magari mettere in pratica quanto annunciato a parole.
La Procura ha preso molto sul serio la segnalazione del personale sanitario e il 9 gennaio scorso ha incaricato la squadra mobile diretta da Salvatore Blasco di recuperare nel più breve tempo possibile elementi a sufficienza per poter emettere un provvedimento cautelativo. Detto fatto. Nel giro di due giorni la polizia ha consegnato al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani un fascicolo con all’interno un lungo resoconto di minacce verbali e violenze fisiche perpetrate negli anni dall’uomo nei confronti della compagna: in un caso, addirittura, la 42enne venne soccorsa dal 118 per una lesione al braccio da 30 giorni di prognosi, causata proprio dalle percosse del fidanzato.
Dopo soli tre giorni, il 12 gennaio, il gip ha potuto così emettere un’ordinanza restrittiva che obbliga l’uomo a lasciare l’abitazione e a restare lontano dai luoghi solitamente frequentati dalla ex.