Derubava, con l’inganno o con la violenza a seconda dei casi, i passanti. Arrestata rumena di 35 anni. Il sistema era sempre il solito, si avvicinava a persone preferibilmente anziane e scelte in base alla collana o alla catenina d’oro che portavano al collo poi chiedeva indicazioni su come raggiungere l’ospedale più vicino. Dopo aver ricevuto l’informazione ringraziava fino allo sfinimento per poi regalare una collana “tipica della sua cultura” che lei stessa poneva al collo delle vittime designate. Già perché mentre allacciava quella che a tutti gli effetti altro non era che una patacca, slacciava con disinvoltura la collana, quella vera, che la persona indossava già da prima. Morale, la persona raggirata si trovava con un esotico pezzo di bassa bigiotteria e perdeva senza accorgersene la propria catena d’oro.
Non sempre però le cose andavano per il verso giusto: il 22 agosto del 2015 a Castelvetro la vittima designata si accorse dell’inganno e reagì, così la 35enne strappò letteralmente dal collo il monile d’oro per poi fuggire. La donna derubata (anche se in questo caso si tratterebbe più di una rapina) riportò una lesione alla cervicale per 40 giorni di prognosi. In un altro episodio, avvenuto sempre a Castelvetro il 26 maggio 2014, la donna fu scoperta e costretta a fuggire. In altri due casi invece, per la 35enne filò tutto liscio: parliamo di colpi messi a segno a Caorso il 10 marzo 2015 e ancora a Castelvetro il 2 marzo 2015.
Le indagini dei carabinieri
Raccogliendo le testimonianze e monitorando le riprese delle videocamere di sorveglianza delle principali arterie stradali, i carabinieri delle stazioni di Monticelli e Caorso sono riusciti a risalire all’identità della malvivente. I militari hanno scoperto che la donna, di etnia rom, risiedeva in un campo nomadi in Romania. Insieme a membri della sua comunità raggiungeva di tanto in tanto il nord Italia e metteva a segno i furti per poi tornare in patria. Dopo ogni colpo fuggiva a bordo di un’auto, un’Audi A8 o all’occorrenza una Mercedes Classe E, per poi far perdere le proprie tracce.
I carabinieri hanno anche scoperto che la donna era ricercata praticamente in tutto il nord del Paese: Alessandria, Como, Milano, Lodi, persino in Belgio. Davanti a queste risultanze la Procura di Piacenza, nella persona del pm Ornella Chicca, ha emanato un Mandato d’Arresto Europeo in seguito al quale il governo della Romania ha estradato la donna. Atterrata a Fiumicino la 35enne è stata arrestata e assegnata al carcere di Rebibbia: per lei le accuse sono di furto, furto aggravato e tentato furto aggravato.
Nel corso dell’inchiesta sono stati individuati anche tre complici che in più di un’occasione avrebbero accompagnato la donna nel suo tour del crimine: si tratta di due donne di 23 e 42 anni e un ragazzo di 23 anni, ritenuto l’autista. Di questi però non si sono ancora rinvenute le tracce.