Al teatro Municipale va in scena “Coppélia” di Leo Delibes

Anbeta Toromani e Amedeo Amodio (foto Garbo)

Dopo il recente successo ottenuto con Il lago dei cigni la Stagione di Danza della Fondazione Teatri di Piacenza propone un altro classico della danza rivisitato dal coreografo Amedeo Amodio. Domenica 22 gennaio alle ore 16 sarà in scena al Teatro Municipale di Piacenza Coppélia, con le suggestive scenografie di Emanuele Luzzati e Luca Antonucci e i costumi di Luisa Spinatelli.

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Coppélia di Amodio/Luzzati è un esempio dell’alchimia artistica che si compie quando alla robustezza del pensiero tedesco si uniscono anche la fantasia e l’estro italiani (con in più la raffinatezza francese di cui profuma la partitura di Léo Delibes). A quest’ultima, così spumeggiante (pur con sottili accenti allo zolfo, come s’addice al racconto “dark” di Hoffmann), vengono aggiunti inserimenti di Giuseppe Calì. Le luci sono di Marco Policastro.

Nei ruoli principali una coppia collaudata in palcoscenico e anche nella vita: Anbeta Toromani e Alessandro Macario; albanese lei (già prima ballerina al Teatro dell’Opera di Tirana e notissima al grande pubblico televisivo in Italia per la sua partecipazione ad “Amici” di Canale 5), napoletano lui (attualmente primo ballerino al Teatro San Carlo di Napoli). Con loro, il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Capolavoro del repertorio ballettistico, Coppélia ha conosciuto diverse rivisitazioni di successo che nulla hanno tolto al suo fascino senza tempo. Lo spettacolo inoltre coincide con due importanti anniversari: i 10 anni dalla scomparsa di Emanuele Luzzati che ha fatto risplendere le scene italiane e del mondo con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia, e il bicentenario della pubblicazione (1817) de Der Sandmann di E.T.A. Hoffmann da cui fu tratto il balletto Coppélia (1870).

Prodotta da Daniele Cipriani Entertainment nell’ambito di un progetto di ricostruzione e restauro dei grandi balletti del repertorio italiano, Coppélia è uno spettacolo basato sulla storia archetipica della donna-bambola meccanica e del suo inventore-demiurgo. La coreografia di Amodio si rifà alla fonte primaria del balletto, il racconto di Hoffmann Der Sandmann (L’uomo della sabbia), e Coppélia, pur muovendosi nell’alveo del linguaggio classico sulla musica originale di Delibes, diventa una grande creazione cinematografica, un metateatro dove la scena è un set, l’inventore-demiurgo Coppélius è un regista e i personaggi sono tutti attori di un film.

“Lo spettacolo, afferma Amodio, è come un set dove si provano diverse scene del film che poi saranno montate, e dove Olimpia, la donna-automa, contende il ruolo di protagonista a Clara. In scena entrano anche altre mitiche figure cinematografiche, Dracula, Frankenstein e Charlot oltre a suggestioni e atmosfere che arrivano da Ginger Rogers e Fred Astaire, Gary Cooper e Marlon Brando”.

Già ballerino nella compagnia del Teatro alla Scala di Milano, Amedeo Amodio è stato direttore artistico di Aterballetto per circa vent’anni, portando in scena coreografie di George Balanchine, Roland Petit, Kenneth McMillan, William Forsythe, e Jiří Kylian oltre ad aver firmato molte creazioni, alcune delle quali hanno visto la partecipazione di interpreti quali Alessandra Ferri, Julio Bocca, Roberto Bolle e Massimo Murru. Nel 1997 è diventato direttore del corpo di ballo dell’Opera di Roma e nel 2003 del Teatro Massimo di Palermo.
Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all’indirizzo mail biglietteria@teatripiacenza.it.