Reggi come i colleghi sindaco-sceriffo? A differenza di altri sindaci del suo stesso partito (il Pd), il nostro primo cittadino resta cauto sull’utilizzo di uno strumento molto di moda negli ultimi tempi per contrastare fenomeni di malcostume e di degrado: quello dell’ordinanza.Eppure ieri mattina in questura, in un incontro preliminare cui hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine e anche un delegato del Comune (Renza Malchiodi, responsabile dell’Ufficio sicurezza di Palazzo Mercanti), è stato posto l’accento su alcuni dei fenomeni più critici che interessano la nostra città: occupazione abusiva di immobili abbandonati, sporcizia, bivacco, consumo di bevande nei pressi di monumenti di interesse storico- architettonico e, affrontata ancora in maniera marginale, anche la prostituzione.Nulla di deciso, solo un sondaggio tra gli operatori di sicurezza per comprendere meglio quali siano le criticità eventualmente bisognose di un intervento del sindaco con ordinanza. Molto sentita quella del bivacco e del consumo di bevande e alimenti nei pressi dei monumenti (ad esempio i portici di Palazzo Gotico). Un apio d’anni fa l’amministrazione Reggi varò l’ordinanza che vietava agli esercenti la vendita di bottigliette di vetro in alcune zone del centro-città. Tra le riflessioni emerse, anche l’idea di allargare il raggio di efficacia dell’ordinanza. Ma preoccupa anche il fenomeno dell’occupazione abusiva di immobili fatiscenti (edificio di via X Giugno docet). Tutti ragionamenti in itinere che, a breve, potrebbero sbarcare nelle sedi ufficiali all’attenzione del prefetto. Starà poi al sindaco interpretare o meno le sollecitazioni.