Segue il testo della lettera indirizzata dal parlamentare del Pdl Tommaso Foti al sindaco Roberto Reggi:Signor Sindaco,oramai da diversi giorni – vuoi ricorrendo al mio cellulare (il cui numero è presente sulla guida telefonica) o via sms ed email (servizi utilizzati da coloro che hanno più dimestichezza con le nuove tecnologie) – numerosi cittadini mi partecipano il proprio totale disappunto per gli effetti prodotti dall’avvio della fase sperimentale del sistema di trasporto pubblico nella nostra Città.Le premetto che mi trovo a disagio di fronte a dette rimostranze non ricoprendo più, come Le è ben noto, oramai da alcuni anni la carica di consigliere comunale di Piacenza e non essendo quindi a piena conoscenza degli atti e delle motivazioni di cui la "rivoluzione dei bus" è figlia.Lungi dallo sconfinare in un ambito nel quale non ho istituzionalmente titolo per entrare, non posso tuttavia esimermi, quale parlamentare eletto anche grazie al sostanzioso contributo di voti ricevuti nella città di Piacenza, di evidenziarLe che le lamentele espressemi non sono certo riconducibili al misero ambito della polemica politica ma che – invece e per contro – appaiono, nella quasi totalità dei casi, fondate e condivisibili, essendo di buon senso.E’ pur vero che l’ampio spazio temporale riservato dall’Amministrazione Comunale alla fase di sperimentazione dovrebbe servire a fare tesoro delle richieste e delle considerazioni degli utenti, ma appare francamente frutto di una strana concezione della logica l’idea dell’assessore Carbone, annunciata a mezzo stampa, di volere "tenere duro" fino al giugno del prossimo anno, salvo forse qualche intervento migliorativo sulla linea "13".Le posso assicurare che ben conosco cosa significa mettere mano ad una riforma del trasporto urbano: anche la Giunta Guidotti quando lo fece si creò più nemici che amici, ma non si può certo negare a quell’Amministrazione di avere recepito in tempi brevi le criticità segnalate dagli utenti e di avere dato risposte positive alle stesse.Il dare un assetto sperimentale al sistema del trasporto pubblico cittadino non può né deve trasformarsi nell’ennesimo braccio di ferro tra chi, in ragione del voto popolare ottenuto, ritiene di potere fare comunque tutto ciò che vuole e chi chiede di essere ascoltato.Se anche al centralino Sos bus sono arrivate centinaia e centinaia di telefonate significa che qualcosa non va, a meno che Ella non voglia credere che le stesse siano frutto di una trama politica ordita alle sue spalle dall’opposizione.Eviti, Signor Sindaco, di dare interpretazioni dietologiche a situazioni, fatti e denunce che trovano la loro fondatezza nella ragione stessa che le determina.Sapersi ravvedere – per tempo, e non dopo un anno – di fronte ad alcune decisioni manifestamente illogiche non è un atto di debolezza, ma di intelligenza politica: mi auguro, pertanto, che quanto prima Ella intervenga con decisione per eliminare le storture più evidenti e macroscopiche che caratterizzano la "rivoluzione dei bus" posta in essere. Cordiali Saluti.Tommaso Foti