Nuovo piano sperimentale del Tpl, la protesta di Gianni Scotti, non vedente

"In questi anni di spostamenti da Borgonovo a Piacenza ne ho sopportate di tutti i colori". E’ l’amara testimonianza di Gianni Scotti, presidente provinciale del comitato paralimpico, che se la prende con il nuovo piano sperimentale del trasporto pubblico. Lui, non vedente di 55 anni, sposato e con una figlia, ogni mattina deve recarsi da Borgonovo al lavoro all’istituto di credito, all’angolo tra via Venturini e corso Vittorio Emanuele, in città. Un tragitto che ha sempre percorso usufruendo della linea suburbana di Borgonovo, il cui percorso è stato però recentemente ritoccato: l’autobus non entra più in centro, ma si ferma in via Emilia Pavese, vicino alla rotonda di Barriera Torino, oppure in via XXI Aprile, accanto al parcheggio dell’ospedale.   Due posti troppo lontani dalla destinazione di Scotti, secondo il quale le modifiche alle linee, seppur sperimentali, non tengono conto delle esigenze delle categorie più deboli. Lunedì Scotti rientrerà al lavoro dalle ferie e ai nostri microfoni si dice poco rincuorato dalle rassicurazioni arrivate, tramite la stampa locale, da Tempi Agenzia, che informa di stare valutando tutte le segnalazioni. 

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