La chiesa cinquecentesca di San Rocco si è rifatta l’abito. Grazie al patrocinio dell’associazione Domus Justinae del presidente Tiziano Fermi, presbiterio, volte a botte e cripta del luogo sacro posto all’incrocio di via Legnano e via Roma sono tornati a splendere. Gli operai hanno lavorato alla ristrutturazione degli affreschi laterali, che corrono lungo i muri perimetrali della chiesa e rappresentano scene di vita di San Rocco, e delle cappelle. La Banca di Piacenza ha invece ridato splendore al quadro di Giuseppe Gorla, "La nascita di San Rocco", che risale al 1920 ed è alloggiato alla destra dell’altare. Restaurato anche l’altro dipinto del Gorla, "La morte di San Rocco". Negli anni ’50 il luogo di culto è stato oggetto di interventi da parte dei fratelli Sidoli, che in base al gusto dell’epoca hanno intonacato buona parte della chiesa con colore omogeneo. I lavori di riqualificazione hanno riportato alla luce le tinte originarie. Il blu cobalto arabescato delle volte, il nero simil-marmo delle colonne che racchiudono la statua di San Rocco, risalente al 1595 (autore ignoto) e la magnificenza degli stucchi delle due figure laterali che simboleggiano la fede e la speranza. Queste opere, risalgono alla fine del 1600 e portano la firma di Antonio Zanoni e Provino Dalmazio della Porta.