Patto di stabilità, l’attacco della De Micheli

Riceviamo e pubblichiamo:In merito a quanto riportato stamani sulla stampa locale, desidero precisare alcune questioni relative al Patto di stabilità. Non ritengo infatti credibile e verosimile che il Governo possa mantenere l’attuale impostazione, poiché in tal caso tutti i Comuni virtuosi, siano essi di Centro-sinistra o di Centro-destra, sarebbero fortemente penalizzati e il Comune di Piacenza sarebbe tra questi. Vorrebbe dire – paradossalmente – bocciare un alunno che viaggia con la media del dieci in matematica. Il Comune di Piacenza, come altre Amministrazioni comunali, ha abbattuto il debito senza farne altri e ha mantenuto la pressione fiscale tra le più basse d’Italia e ha garantito il mantenimento dei servizi. Per queste ragioni ritengo che in autunno il Governo metterà mano a questa iniquità che avvantaggia soltanto i Comuni spendaccioni. E se il Governo non lo facesse si assumerebbe una grave responsabilità.In secondo luogo desidero sottolineare che la Giunta Comunale non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di ridurre la spesa di 12 milioni di euro, ipotesi che ritengo assolutamente irrealistica in quanto le conseguenze per i cittadini di Piacenza risulterebbero essere quanto meno deleterie. Confermo però l’impegno che l’Amministrazione Comunale porta avanti, cioè quello di contenere la spesa e di garantire la massima efficienza ai servizi. La dimostrazione di questo impegno da parte dell’Amministrazione sta nel fatto che il Bilancio del 2007 risulta essere l’8° più virtuoso in ordine di graduatoria, tra i Comuni capoluogo di provincia e la stessa cosa accadrà con il Bilancio del 2008, nel quale rispetteremo il Patto di stabilità, proseguendo nell’impegno di ridurre il debito.In terzo luogo, anche le soluzioni proposte da alcuni esponenti del Centro-destra sono irrealistiche, infatti la costruzione di Palazzo Uffici, non ha incidenza alcuna sul Patto di stabilità, in quanto la realizzazione dell’opera sarà finanziata attraverso la vendita di immobili comunali. L’intervento non inciderà pertanto sul saldo dei Patti di stabilità pluriennali. Mi sorge in proposito il dubbio che l’on. Polledri non conosca i meccanismi del Patto e che non sia a conoscenza del fatto che il Comune di Piacenza abbia deciso di non indebitarsi per i prossimi tre anni, pur avendo varato la realizzazione di Palazzo Uffici. Per il bene della città e per il mantenimento dei servizi erogati dal Comune di Piacenza, auspico che i parlamentari piacentini collaborino in un’unità d’intenti presso il Governo, in accordo con i Comuni più virtuosi – siano essi di Centro-destra o di Centro-sinistra – tra i quali il Comune di Piacenza, per eliminare i meccanismi iniqui a vantaggio di tutti. Queste, mi preme sottolinearlo, non sono questioni di parte ma vicende che riguardano la collettività.    Paola De MicheliAssessore al Bilancio del Comune di Piacenza

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