Un cittadino macedone di 30 anni assunto in qualità di infermiere dall’Asl di Piacenza, dove ha lavorato dal giugno all’aprile 2007, è stato denunciato dalla Squadra Mobile di Piacenza per violenza sessuale aggravata. Dopo le segnalazioni delle vittime sono partite le indagini che hanno trovato numerosi riscontri ai racconti delle donne molestate. Gli episodi più gravi si riferiscono a due ragazze ventenni, una dominicana e una piacentina, ma riguarderebbero anche sgradite attenzioni verso colleghe. Approfittando del fatto che la prima si era recata in ospedale per un malessere, l’infermiere del Pronto Soccorso che avrebbe dovuto assisterla, ha poi finito invece per allungare le mani toccandole il seno, commettendo atti osceni davanti a lei, dopo il vano tentativo di violentarla e costringerla ad avere un rapporto orale. La ragazza ha poi raccontato in lacrime l’episodio alla madre che si è successivamente recata dalla Polizia. Per quanto riguarda invece l’altra giovane, una ragazza piacentina, sarebbe stata vittima di palpeggiamenti mentre accompagnava l’anziana parente ad una visita ospedaliera. L’Asl trovando evidenti riscontri agli episodi aveva già sanzionato disciplinarmente il macedone, trasferendolo di reparto, in modo che non avesse contatti con il pubblico. L’uomo si era poi licenziato, ma non è stato salvato dalle indagini della Polizia. Ora è in attesa di giudizio ma risulta lavorare in una struttura sanitaria privata della Liguria.