Truffa ai danni dell’Unione Europea. E’ l’accusa di cui devono rispondere Stefanina Felloni, legale rappresentante dell’azienda produttrice di formaggi Colla e quattro dipendenti dell’Amministrazione provinciale. Stando alle indagini dei carabinieri del Nucleo antifrodi di Parma sarebbe stato messo in atto un sistema, che avrebbe permesso all’azienda di Cadeo di ottenere un ingiusto profitto, in un primo momento quantificato in circa 290 mila euro, poi ridotti, in seguito a un chiarimento davanti al giudice, a 75 mila. La legale rappresentante ha chiesto di patteggiare la pena. "Si è trattato di errori nei documenti sugli "svincoli" nelle forme, errori riconducibili alle obiettive difficoltà nei controlli e di fronte ai quali abbiamo ritenuto di chiudere la vicenda con una richiesta di patteggiamento " afferma l’avvocato Lauri (intervistato dal quotidiano Libertà), che difende la Felloni. I quattro funzionari respingono le accuse. Verranno processati il prossimo 26 settembre.