Ancora una volta in primo piano l’omicidio di Xu Xiujin, 33 anni, trovata sgozzata a fine maggio nell’appartamento di via Alberoni a Piacenza, nel quale abitava e si prostituiva. Questa mattina si è svolta alle Novate la cosiddetta ricognizione: colei che afferma di essere la cugina della vittima è stata sentita dal gip Pio Massa, dal pubblico ministero Marco Imperato e dall’avvocato Francesco Monica, che difende Yuri Zaffignani, il 23enne di Castel San Giovanni, in carcere da un mese con l’accusa di omicidio. La donna è stata chiamata a deporre dopo che nelle scorse settimane aveva dichiarato di ricordare un comportamento anomalo da parte di un cliente di Xu Xiujin. "Assomiglia alla persona alla quale mi riferisco" ha affermato, guardando Zaffignani. L’incidente probatorio non è dunque stato risolutivo. Nel frattempo, il legale Monica attende con fiducia gli esiti delle perizie ematiche e ai nostri microfoni precisa che l’oggetto della testimonianza era comunque irrilevante: il comportamento "anomalo"- afferma- farebbe riferimento a un episodio dello scorso aprile, quando un uomo sarebbe entrato per chiedere il costo della prestazione sessuale e poi con una scusa se ne sarebbe inspiegabilmente andato. Gli esami ematici in corso richiesti dall’avvocato Monica riguardano anche due paia di guanti in lattice sporchi di sangue, trovati la notte dell’omicidio in un cassonetto dell’immondizia nelle vicinanze dell’abitazione, in cui fu uccisa la 33enne cinese.