Cinque mesi di carcere accusato di una martellata in testa alla moglie. Adesso la consorte dice:"Scusate, mi sono sbagliata. Ero depressa: non sapevo cosa dicevo. Ora che mi sono curata mi rendo conto che mio marito non mi ha fatto nulla.". E l’uomo viene assolto. Accade in tribunale a Lodi. Niente guai per la donna, invece, che in molti avrebbero voluto vedere quantomeno incolpata di calunnia. Scagionato, dunque, dopo un incubo giudiziario durato poco più di tre anni e cinque mesi di custodia cautelare in carcere, Pasquale C., cinquantenne era stato arrestato con l’accusa di aver dato una martellata in testa alla moglie, al culmine di una lite, ferendola gravemente. Da qui l’accusa di lesioni personali aggravate dall’uso di un’arma impropria, appunto il martello. Ora lo sviluppo inatteso.