L’acqua è un bene prezioso da non sprecare. Il discorso vale sia per il pubblico ed il privato: bisognerebbe diminuire le perdite delle reti distributive e limitare il consumo nelle abitazioni private con qualche piccolo accorgimento virtuoso. L’uso distorto del bene acqua e la minor disponibilità alla fonte, negli ultimi tre anni, secondo una ricerca di Cittadinanza attiva, organizzazione di consumatori specializzata nei servizi di pubblica utilità, ha fatto lievitare anche il prezzo della bolletta del 22%. Attualmente Piacenza consuma 24 milioni di metri cubi di acqua all’anno: troppi per l’Agenzia d’Ambito, che intende ridurre il consumo a 22 milioni entro il 2016. Nella nostra città hanno coscienza del problema soprattutto i giovani, mentre gli adulti sembrano meno attenti.