L’attuale presidente dell’Autorità garante per la privacy Franco Pizzetti ha presieduto questa mattina a Piacenza il convegno dal titolo "1995-1999-2001. Trasformazioni dei sistemi regionali", organizzato dal Dipartimento di scienze giuridiche della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza. Di prestigio gli esperti intervenuti all’incontro, del quale proprio Pizzetti ha sottolineato l’importanza: "In un momento istituzionale come questo – per Pizzetti – è necessario verificare in concreto cosa davvero capita alla luce dei cambiamenti di questi anni". Tra i vantaggi delle riforme di questi anni, per il presidente dell’Autorità garante per la privacy, ci sono "la stabilità dei governi di città e Regioni", tra le criticità da risolvere restano invece "diseconomie, ritardi e difficoltà ad agire come nei casi della Tav e di Malpensa", in un quadro di rapporti non sempre agevoli tra Regioni e Stato. Federalismo ed evoluzione del potere centrale dello Stato, ruolo e competenze delle Regioni temi forti del dibattito, a margine del quale Pizzetti ha parlato anche delle sfide dell’autorità garante per la privacy. "Nella realtà delle telecomunicazioni – ha spiegato Pizzetti – i dati sono sempre di più la sostanza delle cose. Basti pensare ad una fotografia, realtà che può essere manipolata fino a far credere che sia vero ciò che è falso e viceversa". Anche per questo, secondo Pizzetti, "la protezione dei dati è un impegno sempre più globale, rispetto al quale occorre evitare lungaggini burocratiche semplificando anche la richiesta del consenso all’uso dei dati". Pizzetti ha spiegato che i problemi più importanti per l’autorità garante per la privacy sono connessi ai fornitori dei grandi servizi di telecomunicazioni e alle banche dati.