Negli ultimi anni l’US Fiorenzuola ha rappresentato per il territorio una fucina di idee e progetti innovativi, che hanno permesso un rapido sviluppo del suo settore giovanile. Quattro anni fa nasceva l’Academy, intesa non solo come un luogo di aggregazione sportiva, ma anche come un’agenzia dalla forte connotazione sociale, formativa ed educativa. Partendo dal principio che investire sui giovani è l’unico modo per assicurare un futuro migliore, tutti gli sforzi dell’Academy si sono orientati nel preparare i propri ragazzi alla vita attraverso lo sport, secondo valori universalmente riconosciuti, come il fair play, l’amicizia, l’impegno, il rispetto, lo spirito di squadra. In modo ambizioso, l’Academy si prefigge come obiettivo principale, quello di formare i propri tesserati prima di tutto come uomini, poi come atleti.
In questo contesto, la collaborazione con le famiglie ed i genitori riveste un ruolo di fondamentale importanza. Se è pur vero che senza il loro prezioso contributo e supporto nulla sarebbe possibile, in alcuni casi possono creare criticità e conflitti. Tralasciando alcuni fatti estremamente gravi di cronaca nazionale, in cui si è assistito a genitori che si sono picchiati sugli spalti durante le partite dei bambini, alcuni comportamenti sbagliati, messi in atto dalle famiglie, anche inconsapevolmente, possono creare tensioni e problemi ai ragazzi ed in alcuni casi favorire anche l’abbandono precoce dell’attività sportiva.
Per questo motivo, l’US Fiorenzuola ha deciso di creare una stretta collaborazione tra l’Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli dell’Università Cattolica di Milano ed il proprio settore giovanile. Ieri sera lo psicologo Francesco Rolla Buizza ha incontrato per la prima volta gli allenatori rossoneri ed i genitori, per presentare un nuovo progetto, che verrà sviluppato nei prossimi mesi. La riunione è stata aperta dal responsabile dell’Academy Luigi Galli, che ha evidenziato i buoni risultati sportivi raggiunti la passata stagione, con dieci ragazzi tesserati da società professionistiche e sei che hanno esordito in prima squadra in Serie D. La parola è poi passata al Vice Presidente Giovanni Pighi, che ha ribadito la centralità del settore giovanile per l’US Fiorenzuola e la volontà di continuare ad investire risorse sui giovani.
Nel dettaglio il progetto è stato illustrato da Buizza, che ha spiegato la sua duplice valenza: sia momento di ricerca scientifica universitaria, sia occasione di formazione ed approfondimento per le famiglie.
Da una parte, l’Università indagherà per scopi scientifici il ruolo del genitore all’interno della società sportiva: i suoi comportamenti, le percezioni che crea, le situazioni problematiche e di conflittualità. Tramite interviste, colloqui individuali, gruppi di discussione, sessioni osservative durante le gare, lo psicologo Buizza porterà avanti lo studio sulle categorie Allievi 2001 e Giovanissimi 2002, considerate le più critiche, per il passaggio dei ragazzi dall’attività sportiva di base ad una fase più agonistica e competitiva.
Contemporaneamente, le famiglie impegnate nel progetto avranno la possibilità di creare uno spazio di riflessione ed apprendimento, per elaborare e mettere a fuoco alcuni aspetti critici dell’essere genitori di ragazzi che fanno sport in modo agonistico. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore conoscenza dei comportamenti virtuosi ed azioni positive, che il genitore deve mettere in atto per contribuire ad una sana crescita sportiva ed educativa del giovane atleta.
L’US Fiorenzuola si conferma ancora una volta una società all’avanguardia in questo campo, attenta non solo ad occuparsi di sport in senso stretto, ma anche di approfondire e gestire tutti quegli aspetti sociali ed educativi, che posso influire sulla vita e sul benessere dei ragazzi e delle loro famiglie.