Il 14 novembre scorso un uomo al volante di un furgone stava viaggiando lungo via Bubba quando ha notato un uomo steso in mezzo alla strada con accanto un motorino, anch’esso a terra. Il passante si era fermato e di tutta risposta era stato colto alle spalle da un uomo che lo aveva rapinato sotto la minaccia di un’arma. Poi il rapinatore e la finta vittima dell’incidente erano fuggiti. Ebbene, un episodio simile si è verificato ieri, martedì 29 novembre. Questa volta, però, ai rapinatori di turno è andata male.
Un conducente di 51 anni stava viaggiando lungo la strada provinciale che da Alseno conduce a Castellarquato quando si è imbattuto in un uomo sdraiato a terra, apparentemente privo di sensi, con accanto una bicicletta. Istintivamente il passante si è fermato per prestare soccorso ma proprio nel momento in cui stava per aprire la portiera dell’auto ha notato un secondo uomo avvicinarsi al luogo del sinistro brandendo un coltello. A quel punto ha capito che qualcosa non andava, ha attivato la chiusura di sicurezza e ha rimesso in moto l'auto in fretta e furia. A quel punto, però, i due fratelli si sono avvicinati alla vettura e hanno iniziato a tentare di aprire le portiere per aggredire il 51enne, uno come detto armato di coltello, l'altro impugnando un pesante boccale di vetro. In quel momento, fortunatamente, è sopraggiunto un altro automobilista che, assistendo a tutta la scena, ha chiamato i carabinieri.
I militari della compagnia di Fiorenzuola si sono precipitati sul posto in pochi istanti trovando i due uomini ancora sul luogo della tentata rapina: sono stati bloccati e per loro sono scattare le manette con l’accusa di tentata rapina aggravata dall’uso delle armi. Si tratta di due giovani fratelli, di 23 e 20 anni, originari di Fidenza ma da tempo residenti a Lugagnano, tossicodipendenti consumatori di eroina.
Considerate le modalità simili i carabinieri stanno cercando di capire se i due possano essere gli stessi autori della rapina avvenuta in via Bubba.