Prevenire, per tutelare l'integrità dello sport. Questo lo scopo del progetto varato dalla Lega Pallavolo Serie A in collaborazione con Sportradar, società leader nel monitoraggio delle scommesse e nella lotta alle frodi sportive. Il progetto coinvolgerà tutti i club della SuperLega UnipolSai – atleti, dirigenti, tecnici, addetti ai lavori – in un percorso di educazione e formazione sul tema delle scommesse e del contrasto al match-fixing. I primi club a inaugurare oggi il ciclo workshop formativi sono LPR Piacenza e Azimut Modena. Si tratta di una iniziativa di grande rilievo ed interesse, che per la prima volta sarà condotta nel volley: la Lega Pallavolo Serie A è, infatti, la prima a livello internazionale a varare un progetto educativo, finalizzato a diffondere la conoscenza e l’informazione su questi temi tra i propri tesserati.
A tal fine si avvarrà di un partner come Sportradar, da anni in prima linea ed al fianco delle Leghe e Federazioni nelle attività di prevenzione, educazione e contrasto delle frodi sportive, oltre che nel controllo dei flussi anomali di betting, attraverso l’impiego del più avanzato e sofisticato sistema per la rilevazione delle frodi sportive, il “Fraud Detection System”.
Come noto, l’industria delle scommesse registra, in tutto il mondo, anno dopo anno, una crescita significativa dei propri fatturati, nel volley così come in numerosi altri sport di squadra e individuali. Un aumento dei volumi di raccolta, delle forme e modalità di betting, che va di pari passo con la sempre maggiore popolarità conquistata dalle diverse discipline sportive.
Secondo gli ultimi dati elaborati da Sportradar, il giro d'affari delle scommesse a livello mondiale, sul volley supera i 3,5 miliardi di euro l’anno. Le sole scommesse relative al Campionato di Serie A di volley raccolgono, in tutto il mondo, oltre 100.000.000 di euro, per una media di circa 600mila euro per ogni match. Su ogni partita sono offerte svariate tipologie di scommesse che vanno dal money line, al totals (under/over), correct score, total sets, set handicap, odd/even points.
Il progetto di integrity voluto dalla Lega Pallavolo Serie A si articolerà in una serie di workshop, condotti dal responsabile per l’Italia di Sportradar, l’avvocato Marcello Presilla, che avranno l’obiettivo di fornire un’informazione ampia e dettagliata su tutte le tematiche relative al tema delle scommesse ed al fenomeno del match fixing, grazie a un approccio che unisce le esperienze dirette – frutto delle attività di intelligence condotte a livello internazionale e nazionale da Sportradar – ed alle conoscenze teorico-giuridiche, utili a comprendere le conseguenze di carattere legale per chi commette illeciti. Ampio spazio sarà dato anche al ruolo cruciale dei social media nei meccanismi di approccio agli atleti da parte dei cosiddetti fixers. Tutto ciò al fine di consentire ad atleti, allenatori e dirigenti, di acquisire tutti gli strumenti necessari a individuare ed evitare situazioni di eventuale pericolo.
Come conferma la Presidente della Lega Pallavolo Serie A, Paola De Micheli: “La prima considerazione che abbiamo fatto, valutando il percorso insieme al partner Sportradar, è stata sulla salute del nostro sport. Il secondo pensiero, ovviamente, è rivolto alla sua tutela. E c’è una sola strada: si percorre con l’educazione, la cultura, fornendo strumenti informativi per i nostri tesserati. Andremo nelle singole sedi dei Club, riuniremo tutta la Società, racconteremo cosa sia successo ad altri sportivi che hanno preso sotto gamba gli aspetti che si celano dietro al betting scorretto: siamo certi di non avere lasciato dubbi su quanto sia delicato il tema della integrità dello sport”.
“Siamo orgogliosi di iniziare questo nuovo percorso con la Lega Pallavolo Serie A, che ringraziamo per la sensibilità e l’attenzione dimostrate su un tema così importante e cruciale – dichiara Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar -. Le scommesse sono, ormai, sempre più presenti intorno a tutte le discipline ed ambiti sportivi, e questo è un aspetto che non può essere ignorato. Occorre, pertanto, informare ed educare con precisione tutti gli atleti ed i tesserati in genere, in ordine ai limiti, divieti, rischi e pericoli esistenti. Solo una corretta e approfondita conoscenza di questi fenomeni può contribuire in modo efficace a prevenire situazioni di inquinamento dello sport”.