Sabato 10 dicembre alle ore 22:00, nel ritrovo cittadino di via Emilia Parmense 27, il duo Tommaso Starace e Michele Di Toro presenterà il CD “From a distant past”, ultima emozionante opera dei due musicisti. Saxofonista italo-australiano e residente a Londra il primo, pianista italiano il secondo. Il live club piacentino aprirà alle ore 21:00 e si potrà accedere con la tessera 2016 o 2017 del Piacenza Jazz Club o Anspi, che può anche essere rilasciata all’ingresso del locale; il costo è di € 20/anno (€ 6 per gli under 30).
La melodia è la chiave di lettura di “From a Distant Past”, un disco dal sapore antico ma dal gusto assai moderno. Il soprano di Tommaso Starace racconta storie di paesaggi sonori, mentre il pianoforte di Michele di Toro salta da un crinale all'altro della storia del jazz toccando gli estremi temporali di un'evoluzione che si fa arte. Starace ha una doppia cultura, italiana e anglosassone, che gli permette di essere allo stesso tempo melodico (cifra italiana) ed essenziale nell'assunto (cifra inglese). La sua musica non ha fronzoli: va dritta al cuore; non racconta contorni, ma descrive l'anima delle cose, rappresenta l'essenza del vissuto. La sua è una tenera ma forzuta sensibilità che vive di piccole cose, fotografa la micro-storia, quella fatta di episodi apparentemente insignificanti, di aggettivi anziché sostantivi, di oggetti e uomini in penombra che nascondono la loro parte migliore, ma che lasciano all'immaginazione il potere di svelare lo spirito delle loro forme. Il segreto di questo disco, che presentano al Milestone, sta nell'affinità musicale e culturale che lega Starace e Di Toro. L'uno è appendice all'altro e viceversa. I due si stimolano a vicenda nel cercare all'interno della loro visione del jazz quel filo comune che li lega, fatto di sentimenti diversi che associano la poetica afroamericana, la melodia e la liricità mediterranea.
Tommaso Starace è nato a Milano nel 1975 da padre Italiano e madre australiana. Nel 1994 ha partecipato ad un seminario di una settimana organizzato dal “Berklee College of Music” a Perugia. Nello stesso anno è stato accettato al Conservatorio di Birmingham dove si è diplomato con il massimo dei voti e dove, nel 2008 gli è stata conferita la Membership Onoraria, un riconoscimento dato ad ex-studenti che hanno dato un contributo significativo nella professione musicale nel Regno Unito.
Michele Di Toro si diploma con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio di Pescara e consegue il Diploma d’Esecuzione presso “L’Ecole Normale de Musique Alfred Cortot” di Parigi. Prosegue gli studi richiesti dal pianismo “classico”, ma viene presto influenzato dai linguaggi musicali afroamericani che lo portano a frequentare i Civici Corsi di Jazz a Milano. La sua avventura jazzistica passa per il Ragtime e per le pagine dei grandi pianisti dello “stride” ed è ispirata soprattutto dalla sensibilità musicale e dall’improvvisazione di Keith Jarrett. La tecnica e le conoscenze acquisite con gli studi classici ed un’innata capacità d’improvvisazione gli consentono di interpretare autori classici con un linguaggio contemporaneo e prevalentemente jazzistico.