Sono sempre più numerosi anche nella nostra provincia i progetti di integrazione dei disabili attraverso lo sport. L’ultimo, in ordine di tempo, vede coinvolta la Lepis, storica società di pattinaggio piacentina, attiva nelle discipline dell’artistico, della corsa ma anche nell’hockey, che da quest’anno ha sposato la causa dell’As.so.fa., importante realtà cittadina che attraverso il metodo della “Globalità dei linguaggi” si occupa di persone portatrici di handicap.
Prendendo spunto da un analogo progetto dell’Associazione Sportiva Orizon di Bologna, Lepis e As.so.fa. hanno avviato un percorso, approvato anche dal Comitato Italiano Paralimpico di Piacenza, che permette ad una decina di ragazzi dell’As.so.fa. tra cui sei persone con autismo di allenarsi, ogni lunedì, al pattinodromo “Metti” di via Stradella. Allenamento all’insegna dell’integrazione dato che i ragazzi dell’Assofa scendono in pista sui pattini ogni lunedì non solo al fianco dei loro accompagnatori abituali, ma anche dei giovani atleti della Lepis per un progetto sportivo che sta creando entusiasmo ed amicizia tra tutti questi protagonisti.
“Siamo orgogliosi – sottolinea Anna Rondi, Presidente della Lepis – di aver sviluppato questo progetto insieme all’As.so.fa. a cui contribuiamo mettendo a disposizione il nostro impianto sportivo ma anche i nostri tecnici come Stella Giarola, Rebecca Taburri, Francesca Taverna e Cecilia Pizzagalli che sta curando le coreografie per il saggio a cui quest’anno parteciperanno anche questi ragazzi. Lo sport rappresenta un ottimo veicolo per aiutare l’integrazione e l’inserimento delle persone con disabilità. E’ doveroso un ringraziamento a Roll Line, Edea e alla signora Catarita Rizzo, grazie ai quali abbiamo avuto a disposizione i pattini per dare vita a questo progetto”.
Pattinaggio ma non solo. In casa As.so.fa., infatti, lo sport ha sempre avuto un ruolo importante nell’ambito del Progetto Persona e Progetto Famiglia secondo l’approccio della disciplina della “Globalità dei linguaggi” ideata da Stefania Guerra Lisi, utilizzato per l’inserimento e l’integrazione delle persone con disabilità.
“Abbiamo imboccato la strada dello sport integrato – sottolinea Lucia Bianchini, responsabile dei progetti di integrazione scolastica e sociale dell’As.so.fa. – nel 2008 grazie all’incontro con gli Amici di Praga, avvenuto nell’ambito del Progetto Europeo di “Gioventù in Azione” in collaborazione con lo SVEP che ci ha portati in 51 a vivere una settimana d’interscambio culturale, di carattere artistico e sportivo, tra giovani e giovani disabili, presso la scuola Bartlova ed il Centro Papersek. Il progetto sportivo As.so.fa. ha avuto il suo esordio a Piacenza attraverso l’incontro con il Comitato Paralimpico, il CSI e la Federbocce. Nel 2010 abbiamo organizzato con il CIP a Piacenza la “Giornata dello sport senza barriere” che ci ha permesso di sperimentare diverse discipline sportive e di estendere la possibilità di fare sport integrato anche ad altre realtà piacentine operanti nell’ambito della disabilità. Alle bocce abbiamo così aggiunto il nuoto, il basket integrato, il calcetto integrato, il judo e la ginnastica dolce. Non è stato facile iniziare questo nuovo percorso dedicato al pattinaggio, ma grazie al sostegno dei nostri educatori e dei nostri volontari e alle capacità dei tecnici della Lepis, siamo riusciti a farlo decollare ottenendo ottimi risultati. I ragazzi sono eccezionali, reagiscono molto positivamente e questo dimostra che attraverso lo sport, oltre all’integrazione, è possibile anche fare formazione, educazione e vivere la reciprocità nella dignità, stimolando e alimentando il rapporto con altri soggetti. Credo che anche per gli atleti della Lepis questo progetto rappresenti un importante arricchimento culturale ed umano. Ringraziamo sentitamente tutte le persone della Società Sportiva LEPIS, in particolare Stella Giarola e Anna Rondi per l’estrema sensibilità, la grande professionalità, l’amicizia e la condivisione che ci dimostrano continuamente “.