Dramma all’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. Una donna giunta alla 31esima settimana di gravidanza è stata sottoposta a un taglio cesareo d’urgenza per l’inizio prematuro del travaglio. Dopo una notte tranquilla le condizioni del neonato si sono aggravate improvvisamente e la mattina successiva il piccolo è morto. La tragedia si è consumata lunedì scorso. Dopo la denuncia presentata dai genitori indaga la Procura di Piacenza nella persona del pm Antonio Colonna. Sul corpo del piccolo è stata disposta l'autopsia che si terrà con ogni probabilità venerdì prossimo: l'esame autoptico potrebbe permettere di conoscere le cause del decesso, definito "inspiegabile" anche dagli operatori dell'Ausl di Piacenza.
“Le condizioni e la maturità polmonare del bambino sono apparsi adeguate all’età gestazionale e non critici da determinare la necessità di un trasferimento in un altro reparto di terapia intensiva neonatale – spiega il direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza Guido Pedrazzini – il piccolo è stato quindi ricoverato nella nostra Patologia neonatale e sottoposto alle normali procedure diagnostiche e terapeutiche previste in questi casi, con supporto ventilatorio non invasivo. Il bambino è stato osservato e valutato più volte dal personale medico e infermieristico e i parametri vitali sono stati monitorati in continuum per tutta la giornata e nel corso della notte. Il decorso è stato regolare, mostrando anche segni di miglioramento delle funzioni respiratorie”.
“La mattina successiva – prosegue il direttore sanitario – il personale della Pediatria ha riscontrato un improvviso e inatteso peggioramento delle condizioni cliniche del piccolo, tanto da dover avviare immediatamente le manovre di rianimazione cardiorespiratoria. Le condizioni del bambino hanno continuato progressivamente e rapidamente a peggiorare, senza segnare alcuna risposta positiva alle protratte manovre rianimatorie, tanto da portare in breve al decesso”.
“A fronte dell’improvviso e inspiegabile evento, il personale medico del reparto ha provveduto a richiedere il riscontro autoptico per accertare le cause di quanto accaduto; a fronte dell’attivazione dell’autorità giudiziaria da parte dei genitori, sono stati sospesi gli accertamente interni”.
“Insieme al personale di Pediatria e Ostetricia – conclude il direttore sanitario – abbiamo espresso ai genitori sgomento per l’inattesa morte, rinnovando a tutta la famiglia una reale e sentita partecipazione per la perdita del bambino”.