Il Baracchino recintato e chiuso, il titolare: “Io ho sanato i miei debiti”

Polizia Municipale da una parte, gestore e clienti affezionati dall’altra. Sullo sfondo una parete scura dalla quale trapela la scritta “Il Baracchino”. Alle prime luci dell’alba il locale al centro della discussione polemica di questi giorni è stato recintato e di fatto chiuso. Solo un pertugio per permettere ai fornitori di recuperare i prodotti e il materiale vario. “Poi domani lo porteranno via” dice sconsolato il titolare Marco Bertoncelli. Nel frattempo i clienti più assidui del locale si sono radunati, hanno preso tavolino e sedie e continuano a raccogliere le firme per chiedere alla giunta di non chiudere il locale: oltre mille le sottoscrizioni. “La gente è affezionata al Baracchino, fa male vederlo in queste condizioni” dice Tiziana.

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“Il Baracchino è diventato un cantiere – dice Bertoncelli – noi andiamo avanti a raccogliere le firme, non so quanto valga questa speranza. Io ho anche proposto di donarlo, piuttosto di vederlo abbattuto. Io ho sanato le mie pendenze burocratiche e finanziarie, già da qualche tempo. A questo punto io non credo più che sia una questione di soldi”.

“Non è stata nemmeno riconosciuta la storicità di questo posto, io credo che ci sia sotto qualcosa, non so, forse qualcuno che vuole costruire qualcosa al posto di questo locale. Non so più cosa pensare. Ci sono migliaia di italiani che hanno debiti con Equitalia, qui condannano una persona che sta cercando di sanare i propri debiti, complimenti” commenta con rabbia una cliente affezionata.