Eva Cantarella ha aperto l’edizione 2016 di Pulcheria, protagonista dell’incontro “Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia”. Tra le massime studiose del mondo antico, la scrittrice ha proposto un viaggio affascinante tra le storie di dee, eroine e donne realmente esistite, partendo dall’epoca dei Romani per andare alle radici dell’attuale rapporto tra maschile e femminile.
Dall'antica divinità del Silenzio, Tacita Muta, alla prima voce di donna della letteratura classica, Sulpicia, "la storia delle donne romane merita particolare attenzione. A differenza della storia delle donne greche e delle altre donne antiche non è un passato remoto. E' il nostro passato prossimo. E forse, in qualche misura, è anche una parte del nostro presente." Così Eva Cantarella conclude il suo avvincente quadro della condizione femminile tra società precittadina ed età augustea. Passa in rassegna figure di donne storiche, mitiche e divine, ossequiose o ribelli che fossero alle regole giuridiche e alle pratiche sociali, fra conquiste femminili e reazioni maschili.
E' la problematica storia dell'assoggettamento della donna all'uomo ma anche quella della nascita della loro complicità. A Roma, infatti, per la prima volta nella cultura dell'Occidente, si forma un modello di rapporto fra i sessi destinato a lasciare le sue tracce sino alle soglie del Duemila. Eva Cantarella, una delle massime studiose del mondo antico, ci guida in un affascinante viaggio alla scoperta delle nostre radici. Le storie di dee, eroine e donne realmente esistite. Le regole giuridiche e le pratiche sociali come il controllo del "ventre" e la cessione dell'utero. La storia di un lungo silenzio, del mutamento di leggi e costumi. Le reazioni maschili e l'emancipazione femminile.
Al termine dell’incontro ad Eva Cantarella è stato consegnato il Premio Pulcheria 2016. Si tratta di un riconoscimento attribuito ogni anno nell'ambito del Festival Pulcheria che premia quelle figure femminili italiane ritenute particolarmente significative in diversi ambiti: artistico, culturale, sociale e scientifico.