Sabato 22 ottobre alle 18,00 all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ospite della rassegna “Pulcheria” Eva Cantarella con una conferenza dedicata alla storia delle donne romane “Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia”.
Al termine dell’incontro ad Eva Cantarella verrà consegnato il Premio Pulcheria 2016. Si tratta di un riconoscimento attribuito ogni anno nell’ambito del Festival Pulcheria che premia quelle figure femminili italiane ritenute particolarmente significative in diversi ambiti: artistico, culturale, sociale e scientifico. In passato sono state premiate tra le altre Dacia Maraini, Antonia Arslan, Lella Costa, Piera Degli Esposti…
Dall’antica divinità del Silenzio, Tacita Muta, alla prima voce di donna della letteratura classica, Sulpicia, “la storia delle donne romane merita particolare attenzione. A differenza della storia delle donne greche e delle altre donne antiche non è un passato remoto. E’ il nostro passato prossimo. E forse, in qualche misura, è anche una parte del nostro presente.” Così Eva Cantarella conclude il suo avvincente quadro della condizione femminile tra società precittadina ed età augustea. Passa in rassegna figure di donne storiche, mitiche e divine, ossequiose o ribelli che fossero alle regole giuridiche e alle pratiche sociali, fra conquiste femminili e reazioni maschili.
E’ la problematica storia dell’assoggettamento della donna all’uomo ma anche quella della nascita della loro complicità. A Roma, infatti, per la prima volta nella cultura dell’Occidente, si forma un modello di rapporto fra i sessi destinato a lasciare le sue tracce sino alle soglie del Duemila. Eva Cantarella, una delle massime studiose del mondo antico, ci guida in un affascinante viaggio alla scoperta delle nostre radici. Le storie di dee, eroine e donne realmente esistite. Le regole giuridiche e le pratiche sociali come il controllo del “ventre” e la cessione dell’utero. La storia di un lungo silenzio, del mutamento di leggi e costumi. Le reazioni maschili e l’emancipazione femminile.
Eva Cantarella
Figlia del grecista e bizantinista siciliano Raffaele Cantarella, compie i suoi studi presso il Liceo Classico Cesare Beccaria di Milano. Nel 1960 si laurea all’Università di milano e completa la sua formazione presso Università straniere (Berkley e Heidelberg). Allieva del giurista Giovanni Pugliese ha svolto attività accademica presso le Università di Camerino, Parma, Pavia oltreché all’ Università del Texas ad Austin e a quella di New York, della quale è stata visiting professor. Ha pubblicato saggi sul diritto e su aspetti sociali del mondo greco e romano. Dal 1990 al 2010 è stata professore ordinario di istituzioni di diritto romano e di diritto greco antico all’Università Statale di Milano. È stata collocata a riposo per raggiunti limiti di età, a partire dal 1 novembre 2010.
Il 2 luglio 2002 è stata nominata “Grande Ufficiale dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana ,”motu proprio” del Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2003 ha vinto il Premio Bagutta con il suo libro Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto. Un contributo autobiografico della studiosa è stato oggetto della trasmissione televisiva Allo specchio. L’Italia è un Paese fondato sulle nonne, condotta da Paola Severini (La strada per l’emancipazione, con Eva Cantarella, trasmessa su Rai Storia). Nei suoi studi si è particolarmente dedicata all’analisi delle radici antropologiche della produzione normativa antica, concentrandosi anche sulla dimensione di genere della vita privata e familiare.
Tantissimi i suoi libri tra cui, i più recenti: «Sopporta, cuore». La scelta di Ulisse, L’ambiguo malanno. La donna nell’antichità greca e romana; Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico; L’importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro…