“Sono 3.273 i detenuti presenti negli istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna (54.912 in Italia), il 48,4% stranieri e il 95,9% uomini. La capienza regolamentare delle carceri della regione corrisponde a 2.797 unità”. La Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, ha presentato, in conferenza stampa, i dati aggiornati sulla situazione carceraria in Emilia-Romagna.
“Dal 2010 al 2015- ha specificato la Garante- la percentuale relativa al dato del sovraffollamento carcerario è diminuita sensibilmente, passando dal 200% al 103%, per effetto di provvedimenti normativi che hanno favorito l’aumento delle misure alternative alla pena carceraria. Nel 2016 si è invece assistito a un nuovo aumento, siamo arrivati al 117%”.
I detenuti stranieri sono 1.583 di 78 nazionalità: i marocchini (340) sono i più numerosi, seguiti da tunisini (295), albanesi (245), romeni (159), nigeriani (82), algerini (46), pakistani (41), moldavi (31), senegalesi (26), georgiani (20) e bosniaci (20). Le espulsioni di stranieri a titolo di sanzione alternativa, tra gennaio e ottobre, sono state 49.
Sono invece 86 i detenuti beneficiari del lavoro all’esterno: 55 sono impegnati in servizi extramurari e 31 lavorano fuori. E 30 i semiliberi: 28 per datori di lavoro esterni e 2 in proprio. La casa circondariale “San Lazzaro” di Piacenza, con una capienza regolamentare di 399 posti, ospita 291 condannati e 128 imputati. I detenuti uomini sono 403 e gli stranieri 267 (cinque con provvedimento di espulsione). A Piacenza le persone con misure alternative al carcere sono 143.