“Gli introiti derivanti dalla Tari non possono essere utilizzati per coprire spese o disavanzi di altra natura nel bilancio comunale”: a rimarcarlo è la nota, a firma del sindaco Paolo Dosi, destinata alle associazioni che nei giorni scorsi avevano scritto al primo cittadino per chiedere chiarimenti sulla tariffa dei rifiuti a carico delle attività produttive.
“La legge di riferimento – spiega la lettera inviata dal Comune alle categorie economiche – è la n. 147 del 2013, secondo la quale gli importi della Tari vengono definiti in modo tale da assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Secondo la stessa normativa, il gettito della Tari deve coprire non solo l’importo risultante dal piano finanziario redatto dal gestore (Iren) e approvato da Atersir, ma anche i costi amministrativi legati all’attività di riscossione ordinaria della tassa e ai relativi accertamenti. A ciò si aggiungono i crediti che si prevede di non incassare una volta esperite tutte le procedure di riscossione previste per legge, ovvero il cosiddetto insoluto. La determinazione delle tariffe Tari per il 2016, deliberata dal Consiglio comunale, è avvenuta seguendo questi criteri e gli stessi principi si applicheranno rigorosamente anche per il bilancio 2017”.
“Questo non toglie – precisa la nota del sindaco – che a dispetto delle difficoltà derivanti dalla crescente scarsità di risorse umane, l’Amministrazione comunale stia compiendo, in collaborazione con i soggetti competenti, tutte le azioni possibili per recuperare le somme Tari non pagate, mediante l’emissione di solleciti, avvisi di accertamento e ingiunzioni di pagamento per la riscossione coattiva”.
Si fa inoltre riferimento al tema dei rifiuti speciali, sottolineando che “il Consiglio comunale, dal maggio 2014 in avanti, ha in più occasioni introdotto nel Regolamento inerente alla Tari una serie di agevolazioni per i produttori di rifiuti speciali, calcolando ad esempio superfici ridotte per le ditte che provvedano a spese proprie allo smaltimento, nonché prevedendo riduzioni fino al 60% della quota variabile della tassa, per le imprese che si fanno carico delle spese per l’avvio al recupero dei rifiuti speciali assimilati a quelli urbani”. A questo proposito, il sindaco ricorda che “sono state accolte anche le richieste avanzate da alcune associazioni di categoria, introducendo agevolazioni per la presentazione delle dichiarazioni annuali delle ditte interessate agli sconti, da consegnare agli sportelli di Iren, cui ci si può rivolgere per informazioni in materia”.
“Credo che tali provvedimenti – si conclude la nota – dimostrino l’approccio concreto dell’Amministrazione, richiesto dalla stesse associazioni di categoria, rispetto alle problematiche che vengono portate alla nostra attenzione”.