Una pizza contro la tratta l’evento della Comunità Papa Giovanni XXIII

UNA PIZZA CONTRO LA TRATTA evento di raccolta fondi per il Servizio Antitratta del territorio piacentinoall’interno della presentazione della Campagna Nazionale “Questo è il mio corpo”La Comunità Papa Giovanni XXIII ha organizzato un evento di raccolta fondi e di sensibilizzazione sulla tematica dellatratta e dello sfruttamento di esseri umani ai fini della prostituzione, che si terrà sabato 12 novembre 2016 pressol’oratorio di Santa Maria Nascente in Mortizza, Piacenza. Il ricavato sarà interamente devoluto per l’acquisto del veicolodestinato al Servizio Antitratta che opera da tre anni nel territorio piacentino. Verrà inoltre promossa la campagnanazionale “Questo è il mio corpo”, condotta da Apg23 con un cartello di associazioni, che propone azioni in direzionedella liberazione di chi è vittima dello sfruttamento sessuale.La tratta di esseri umani a scopi di prostituzione è un fenomeno sommerso che sfugge ad indagini sistematiche, ma lecifre stimate sono impressionanti – in Italia le vittime sarebbero tra le 75 e le 120 mila, di cui il 37% è composto daminorenni; i clienti sono tra i 2 e 9 milioni e mezzo ed il giro di affari è di 90 milioni di euro al mese. È un vero e propriomercato, governato quindi dalla legge della domanda e dell’offerta: sono i clienti che alimentano la prostituzione. Suquesta considerazione si basa la campagna nazionale “Questo è il mio corpo”, che intende sostenere la proposta dilegge depositata in Parlamento dall’Onorevole Bini (Pd), che prevede la punibilità del cliente (Atto Camera 3890″Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n. 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delleprestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”), ad oggi firmata da 33 parlamentari.L’Italia si trova ad un bivio, poiché esiste una proposta di segno opposto che prevede la riapertura delle case chiuse,già firmata da più di 70 parlamentari: è necessario prendere posizione per fermare un provvedimento cherappresenterebbe un salto indietro di 60 anni e, come dimostra la situazione della Germania, non sarebbe in nessunmodo risolutivo. L’appello rivolto ai cittadini e ai Comuni è quello di sottoscrivere la petizione a sostegno della propostadi legge Bini – tutti i riferimenti si trovano sul sito internet della campagna.La Comunità Papa Giovanni XXIII è attiva da anni nell’ambito della prostituzione: “Ci sono poveri che non vengono anoi, dobbiamo andarli a cercare”, soleva dire Don Oreste Benzi, ed è con questo spirito che, fin dagli anni Novanta,nasce la “condivisione di strada”: gruppi di contatto che incontrano le donne costrette a prostituirsi per proporre loro,una volta instaurato un rapporto di fiducia, una via d’uscita da quelle che è una forma di schiavitù. È figlio diquell’esperienza il Servizio Antitratta di Apg23, la cui metodologia si basa su una serie di interventi a vari livelli(sensibilizzazione dell’opinione pubblica, intervento di strada, accoglienza) fra loro coordinati e inseriti in rete conservizi offerti da altri enti pubblici e privati. Il primo contatto viene effettuato dalle cosiddette Unità di Strada; il percorsodi recupero proposto garantisce l’assistenza legale, psicologica e sanitaria, l’aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche,l’apprendimento della lingua italiana, corsi di formazione. Dal febbraio del 2008 è inoltre attivo 24 ore su 24 il NumeroVerde Antitratta.Le Unità di Strada sono oggi 31 nelle varie regioni d’Italia e 200 tra donne e minori strappati alla strada sono attualmenteaccolti nelle strutture Apg23, mentre negli anni sono state liberate più di 7000 vittime di sfruttamento sessuale e diaccattonaggio forzato. Sul territorio piacentino l’Unità di Strada è entrata in contatto con circa 200 ragazze durante i treanni di attività; sono tre le quelle strappate alla vita di strada, che hanno oggi riconquistato un’esistenza dignitosa.Tutto ciò richiede un impegno notevole in termini economici ed è reso possibile solo dall’impegno di chi percorre leorme di Don Oreste, che fendeva la notte a grandi passi per dirigersi verso quelle che chiamava “sorelline”. I risultati delServizio Antitratta sono degni di nota, ma la lotta è impari e serve un’azione incisiva.L’evento di raccolta fondi organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per domenica 12 novembre si presentacome una tappa importante di questo impegno, che non è solo di Apg23 ma vuole e deve coinvolgere il pubblico.Don Giuseppe Sbuttoni e i volontari dell’oratorio di Santa Maria Nascente in Mortizza cuoceranno nel grande forno alegna 180 pizze per altrettanti commensali; il costo della cena è di 15 euro. Quanto raccolto sarà destinato a potenziaree migliorare il Servizio Antitratta che opera sul territorio piacentino, grazie all’acquisto di un mezzo di trasporto ad usodell’Unità di Strada – per cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha già deciso di contribuire in modo significativo.Verrà inoltre distribuito il materiale informativo della campagna “Questo è il mio corpo” e verranno promossi i laboratoridi sensibilizzazione ideati appositamente per le scuole.

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