I cittadini italiani residenti all’estero sono tra i 3 ed i 3,5 milioni. Di questi, gli emiliano-romagnoli d’origine sono circa 101mila, ma secondo il rapporto Migrantes la cifra è di 130mila persone. Il 59,3 per cento dei nostri corregionali si è stabilito in Europa, il 29,4 nell’America centromeridionale. Il Paese con il maggior numero di emiliano-romagnoli è la Svizzera con il 14,4%, seguita con il 13,6% dall’Argentina che però vanta il maggior numero di associazioni emiliano-romagnole, Seguono, tra i Paesi di forte emigrazione emiliano-romagnola, Francia, Gran Bretagna, Brasile, Germania e Usa. Le Consulte regionali dell´emigrazione sono lo strumento attraverso il quale le Regioni italiane coordinano le politiche per i corregionali residenti all’estero, e quella degli emiliano-romagnoli nel mondo si sta svolgendo all’Hotel "Le Ruote" di Roveleto di Cadeo. I lavori sono stati aperti oggi pomeriggio dalla presidente della Consulta Silvia Bartolini, che ha presentato una relazione intitolata "L’impegno dei consultori residenti in Emilia-Romagna nelle attività della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo". Domani il tema affrontato dalla Bartolini riguarderà le esperienze della Consulta e le iniziative adottate alla luce della legge regionale di settore, a due anni dalla sua approvazione. La Consulta è anche l’occasione per fare il punto, con il presidente della Regione Vasco Errani che sarà presente domani, sull’attuazione della legge che ha introdotto importanti novità nelle politiche regionali a favore degli emiliano-romagnoli residenti all’estero, cambiando anche l’assetto della Consulta, la quale rappresenta le comunità emiliano-romagnole di 23 Paesi del mondo. A partecipare ai lavori tanti emiliano-romagnoli che vivono all’estero, compreso un giovane giornalista di origini piacentine: è il 26enne Marcelo Carrara, rappresentante dei giovani emiliano-romagnoli all’estero per l’Argentina.