Rissa alla Bossina, le reazioni: “Basta un niente perché si scateni il caos”

“Non occorreva certo essere Cassandra per prevedere che i clandestini che erano stati trasferiti dopo gli incidenti di Cona, avrebbero portato scompiglio altrove. Eppure a partire dal Ministero dell'Interno tutti hanno fatto finta di non crederci: nei fatti, quanto accaduto ieri a Cascina Bossina si sta ripetendo anche in altre strutture dove i predetti sono stati trasferiti”, lo sostiene Tommaso Foti, consigliere regionale di Fratelli d'Italia. “Non è più tollerabile che le Forze dell'Ordine siano continuamente costrette ad intervenire per sedare risse tra sedicenti profughi. La pazienza – aggiunge Foti – ha un limite: o coloro che pretendono solidarietà dimostrano di accettare le regole del vivere civile, o non resta che rispedirli al paese d'origine. Come dimostrano i fatti di Cascina Bossina basta un niente perché si scateni il caos: quando per futili motivi – conclude il consigliere di FdI-An – persone che dicono di fuggire dalla guerra scatenano la guerriglia a casa nostra, non vi è pelosa carità che tenga: vanno espulsi dall'Italia, punto e basta".

Radio Sound

“Le violenze non possono essere tollerate, si proceda all’immediata espulsione dei responsabili della rissa a Cascina Bossina e si faccia chiarezza sui gestori, il cui compito dovrebbe essere anche quello di garantire la sicurezza. Siamo stanchi di rivolte e disordini innescati dagli immigrati. Molti di quelli che hanno ricevuto accoglienza, invece di essere riconoscenti dimostrano un’attitudine violenta e rissosa. Chi veramente scappa dalla guerra la guerra non la porta in casa d’altri”. Così l’europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Nord Lorenzo Fontana dopo la rissa a Cascina Bossina, sulla strada per Cortemaggiore, nel Piacentino.