Un anno impegnativo per Anpas, oltre 33mila servizi svolti dai 1470 volontari

Il 2016 che si chiude è stato un anno molto impegnativo per il personale ANPAS della Provincia di Piacenza. Il sisma che ha colpito il Centro Italia ha tenuto impegnato tutto il movimento su più fronti, mettendo in luce le capacità del personale della nostra Provincia che si è reso immediatamente disponibile lavorando incessantemente su tutti gli ambiti. Il lavoro di tutti questi anni improntato da Paolo Rebecchi, “ha dato i frutti attesi”, mettendo in evidenza un gruppo coeso che è cresciuto in termini di numeri e qualità.

Radio Sound

Oggi difatti, il Comitato di Piacenza è tra quelli più strutturati. Oltre al Coordinatore Provinciale Rebecchi e ai due Responsabili di Protezione Civile Losi e Parmigiani, anno dopo anno sono stati inseriti dei tasselli; ad oggi è presente un ufficio di coordinamento guidato da Maria Frino e di cui fanno parte Maria Vittoria Rabaglia, Erika Piccinini e Michele Vignola (che si occupa anche dello sviluppo dei progetti finanziati), l’area Formazione con Gabriele Toloni, l’area Welfare con Andrea Merli, l’area di supporto amministrativo con Claudia Boselli, l’area formazione esterna che supporta Progetto Vita per la defibrillazione laica con Alessandra Grana e Cristina Vedovelli sul tema della disostruzione pediatrica ed il settore Segreteria di Protezione Civile territoriale che è in via di ulteriore sviluppo. Un ruolo importante è stato rivestito inoltre anche dall’Area Comunicazione che segue i canali media e social con Matteo Zangrandi e Francesco Fermi.

L’anno concluso vede dei numeri imponenti che fanno capire il ruolo sociale di ANPAS: più di 33900 servizi ordinari, circa 13480 servizi di emergenza, 1910 soci, oltre 1470 volontari, 29 dipendenti e 26 operatori di Servizio Civile. Con i circa 100 mezzi della flotta provinciale sono stati percorsi oltre 1.500.000 Km.

Le principali attività del 2016 (redatte nella relazione annuale di Cinzia Marchesini) sono risultate: la collaborazione per la campagna di sensibilizzazione dell’ 8 Marzo a favore delle donne,  la collaborazione per la “Minimaratona Pedibus, il supporto abituale alla Placentia Half Marathon, la presenza in Piazza Cavalli alla “Festa del Volontariato 2016”, le assistenze ai vari servizi sportivi tra cui, al Parco Montecucco per la Dirty Run, l’assistenza ad eventi socio politici, l’adesione per la prima volta al progetto “Io non rischio” sulla sensibilizzazione dei i rischi del territorio in collaborazione con diversi partner, la costante formazione sulle manovre di disostruzione pediatriche non solo in Provincia di Piacenza ma come capo fila del movimento nell’intera Regione Emilia Romagna rivolta ai cittadini, il meeting regionale sulla formazione e la Conferenza dei Presidenti portata a Palazzo Gotico che ha avuto un eco mediatico molto forte, le donazioni a conclusione delle raccolta fondi per gli alluvionati rivolta ad interventi nei Comuni di Piacenza e Ponte dell’Olio e la collaborazione al Concerto “ Sosteniamo Amatrice”. Queste le principali attività condivise dalle varie Pubbliche assistenze a cui sono da sommarsi tutti gli impegni quotidiani delle singole associazioni, impegnate nei propri territori suddivisi tra le 14 Pubbliche Assistenze. Paolo Rebecchi, che oltre ad essere Coordinatore Provinciale, riveste anche il ruolo di Responsabile Regionale di Protezione Civile ANPAS per l’Emilia Romagna ha espresso così la sua soddisfazione: “è stato un anno molto intenso, specie per l’Emergenza sisma; devo nuovamente ringraziare i nostri fantastici Volontari per l’impegno, ma anche i dipendenti che con uguale passione lavorano sempre in modo costante. Chi è al mio fianco sa benissimo che non ci sono tempi morti, perché coniugare vita privata al nostro modo di Essere ANPAS, ci lascia pochi spazi liberi, ma le ricompense le abbiamo dalla gente.  Proprio ieri mattina, smontando dalla notte ne ho avuto dimostrazione: stavamo prendendo un caffè, quando una coppia di signori, che non conosco ma che approfitto per ringraziare, si è avvicinata e mi ha detto – grazie per quello che fate, il caffè lo offriamo noi;  un gesto semplice, ma che in un’era in cui spesso si evidenziano più gli errori che i pochi meriti, ci ha riempito il cuore e dato forza. Ci auguriamo un 2017 con meno tensione e con la stessa voglia di fare”.