Chissà, il destino e il desiderio di tornare a casa forse gli hanno salvato la vita. Sì perché Francesco Gennari giovane piacentino residente da qualche mese a Berlino se fosse rimasto un giorno in più, molto probabilmente si sarebbe trovato proprio in quel mercatino di Natale devastato da un attacco terroristico nella giornata di ieri. E’ in quel mercatino, punto di ritrovo di tanti giovani, che amava trascorrere alcune ore della giornata, proprio a Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm nella zona più commerciale della parte occidentale della città.
Francesco abita nelle vicinanze e quella strada la percorre ogni giorno per tornare a casa. E’ lì che aveva trascorso la domenica fino alle 20, il giorno prima della strage che ha provocato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 48. Francesco Gennari sarebbe dovuto tornare a Piacenza oggi ma, senza nessun motivo particolare, all’ultimo momento ha deciso di anticipare la partenza. Mai decisione fu così involontariamente giusta. Questo giorno in più da passare con la sua famiglia, probabilmente gli ha salvato la vita. “Non riesco a dire quello che provo- afferma Francesco ai microfoni di Radio Sound – è molto strano vedere il luogo dove sono stato fino a domenica. C’era tanta gente, tanti bambini…il camion ha colpito anche le bancarelle dove c’erano tanti giocattoli per bambini, lì vicino c’era una bancarella di una ragazza italiana con la quale mi ero fermato a parlare…la sensazione è indescrivibile”.
Ascolta intervista a Francesco
Radio Sound ha raccolto anche la testimonianza della giornalista piacentina, Laura Lucchini caporedattrice di Ruptly che vive e lavora da anni a Berlino si è recata sul luogo immediatamente dopo la strage, avvisata da un collega. ”L’atmosfera era surreale e molto tesa, la polizia aveva bloccato tutte le strade di accesso, – racconta Laura Lucchini intervistata da Gigi Zini -”la scena era molto forte, c’erano persone e oggetti sparpagliati, alberi di natale schiacciati, casette di legno distrutte. Ho assistito ad uno spettacolo molto triste, ho visto feriti che venivano portati via in barella dalle ambulanze”. I mercatini di natale erano tra gli obiettivi sensibili, ci sono stati degli arresti e diverse segnalazioni- continua Laura- alla sensazione di impotenza di fronte ad una tragedia annunciata si aggiunge quella della rabbia che in tanti manifestano per l’incapacità dello Stato di proteggere i cittadini. Purtroppo nonostante indizi precisi è difficile prevenire.