Si barrica in casa e spara per sottrarsi al Tso, nell’abitazione un arsenale

Armato di un coltello, di un machete e di una pistola scacciacani si barrica in casa per evitare il trattamento sanitario obbligatorio. I fatti sono accaduti intorno alle 11,30 di questa mattina, venerdì 7 ottobre, in località Vicini di Montechino, frazione di Gropparello. Protagonista un uomo di 25 anni affetto da disturbi psichiatrici: da tempo il giovane aveva deciso spontaneamente di sospendere le terapie e si era rifugiato nell’abitazione dei nonni, ormai disabitata. A lungo i genitori hanno tentato di convincerlo a uscire e riprendere le cure, ma senza successo: ogni volta il ragazzo si chiudeva all’interno della casa cacciando in malo modo i familiari. Questi ultimi, preoccupati per la salute del figlio, hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine e questa mattina polizia municipale e 118 si sono recati dal 25enne per sottoporlo a Tso, trattamento sanitario obbligatorio.

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Alla vista delle divise e degli infermieri, però, l’individuo si è rifugiato in casa chiudendosi la porta alle spalle e subito ha iniziato a inveire contro gli operatori urlando loro di andarsene: non ricevendo le risposte volute, a un certo punto, il giovane ha esploso due colpi con una pistola scacciacani. Non sapendo trattarsi di un’arma “finta” gli agenti hanno chiesto immediatamente il sostegno dei carabinieri di Gropparello, giunti sul posto in pochi minuti. Insieme a loro i militari di Fiorenzuola guidati dal comandante Emanuele Leuzzi e il Nucleo Investigativo di Piacenza. Ore di trattative che hanno visto i carabinieri affrontare una situazione estremamente delicata, impegnati a cercare il dialogo con il giovane completamente fuori di sé e sicuramente armato: in più occasioni, infatti, il 25enne si è affacciato alla finestra mostrando alle forze dell'ordine fucili, pistole, balestre, oggetti che hanno ovviamente messo in allarme i militari presenti in quel momento. Con grande delicatezza e prestando attenzione a ogni parola pronunciata i carabinieri sono finalmente riusciti a convincere il giovane a recarsi, almeno, in cortile. A quel punto lo hanno immobilizzato, disarmato e condotto al pronto soccorso di Piacenza dove ha ricevuto le prime cure del caso.

All’interno dell’edificio i militari hanno rinvenuto quattro pistole scacciacani, tre carabine ad aria compressa, diversi coltelli, un machete, una balestra e alcuni grammi di marijuana.