Il comandante dei carabinieri di San Nicolò Mario Congiu era di pattuglia lungo le strade di Gragnanino insieme a un collega quando ha notato un uomo che alla vista della gazzella si è nascosto dietro un albero. Comprensibilmente insospettiti i militari lo hanno raggiunto scoprendo trattarsi di uno straniero extracomunitario. Alla richiesta di spiegazioni l’individuo ha riposto di essere rimasto senza benzina e di essere in attesa di un amico per un aiuto. Un conto, però, è aspettare qualcuno, un altro è nascondersi dietro una pianta alla vista dei carabinieri. Per questo motivo i militari hanno chiesto al soggetto di mostrare i documenti. Ecco fatto, svelato l’arcano: l’uomo non aveva con sé alcun documento e si è presentato a voce come un marocchino di 31 anni, residente a Vigevano insieme alla moglie e ai figli, sperando che le forze dell’ordine andassero sulla fiducia. Quando invece i carabinieri hanno iniziato a indirizzarsi verso la gazzella per effettuare il controllo telematico lo straniero ha deciso di aggredire i militari: dopo aver sferrato uno spintone a Congiu il presunto 31enne è scappato attraverso i campi. Il comandante ha iniziato l’inseguimento in auto, mentre l’appuntato che era con lui ha cominciato a rincorrere il fuggitivo a piedi. Una volta bloccato, il marocchino è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. In caserma il sospetto è stato sottoposto a foto segnalazione: lo straniero aveva ben sei alias, non abitava a Vigevano, aveva precedenti per spaccio di droga e reati contro il patrimonio e per di più non era in regola con il permesso di soggiorno. Al momento dell’arresto il 31enne aveva in tasca circa 800 euro in contanti ma nessuna traccia di sostanze stupefacenti.
L'uomo è stato processato per direttissima ieri e condannato a 4 mesi di reclusione con la condizionale.