Buone notizie sul caso Berni. La maggioranza dei creditori ha espresso ieri in Tribunale parere favorevole al concordato preventivo, che in sostanza evita il baratro del fallimento, in cui invece è sprofondata la Gragnanese. Il cosiddetto tetto di garanzia, di circa 21 milioni di euro sarebbe stato superato. La prossima tappa sarà, ancora in Tribunale, l’omologazione del concordato. Nell’occasione verrà scelto anche il liquidatore che, come prevede la legge, avrà il compito di fissare tempi e soprattutto modalità di estinzione dei debiti. Per recuperare somme consistenti, il liquidatore dovrà mettere in vendita lo stabilimento di Gragnano e il marchio che probabilmente verrà acquistato dalla cordata Copra-Dac e Copador, sottoscrittori dell’affitto dell’azienda. Sullo sfondo il problema occupazionale. Tra i 24 cassintegrati dopo il subentro del giugno scorso una parte doveva rientrale entro fine 2007. Alcuni lo hanno fatto, ma non tutti.