Inconsapevoli “clandestini” con difficoltà al ricongiungimento: sono ormai numerosi i casi di animali che “attraversano i confini” senza sapere che nel nuovo territorio nessuno li conosce!
E’ di questi giorni l’ennesimo ritrovamento di animali registrati in una delle confinanti province lombarde che, nonostante il chip, devono attendere giorni prima di essere riconsegnati al propretario.
L’USL lombarda, nonostante il parere del Ministero della Salute che permette alle Guardie Zoofile di accedere all’anagrafe canina, non concede tale “privilegio” relegando gli animali ad attendere l’apertura degli uffici preposti (Comuni e/o VVUU) per poter essere riconsegnati ai legittimi proprietari.
Il percorso si inasprisce quando le persone non provvedono a far registrare i cambi di residenza, i nuovi recapiti telefonici o le cessioni dell’animale.
“Nell’ultimo caso abbiamo dovuto effettuare circa 12 telefonate (dichiara Loris Burgio, CapoNucleo delle Guardie Zoofile di FareAmbiente Piacenza) prima di poter risalire al proprietario di un animale rinvenuto in provincia di Piacenza ma registrato in Lombardia; grazie all’interessamento del vigile del paese in cui il proprietario si era trasferito circa 3 anni addietro, siamo riusciti a contattare la persona che, però, aveva ceduto il cane due anni prima senza accertarsi che venissero fatti i passaggi di proprietà. Anche il mancato aggiornamento dei recapiti telefonici sono un problema: allungano i tempi delle ricerche!”
Pare prassi comune non prestare attenzione all’anagrafe del proprio cane; si tenga però presente che in caso di incidenti il titolare in anagrafe canina risulterà il responsabile, con tutte le conseguenze del caso.
Spesso, infatti, non esistono documentazioni di queste “cessioni” e se l’animale dovesse causare incidenti sarà cura del proprietario registrato dimostrare la cessione precedente ….diventando nel frattempo il soggetto responsabile dei fatti.
La corretta registrazione ed il costante aggiornamento dei dati, consente di monitorare la presenza degli animali sul territorio, di poterli rendere in brevissimo tempo in caso di rinvenimento a seguito di fuga o smarrimento; inoltre si evitano costi per la comunità che, tramite i sevizi preposti, devono investire fondi per la custodia in canile eccetera.
“Ricordiamo che la mancata registrazione all’anagrafe canina (prosegue Burgio) implica in EmiliaRomagna una sanzione di circa 77€ e in caso di animale rinvenuto vagante, riconducibile ad un proprietario disattento, è prevista una sanzione aggiuntiva di 150€.”