Mercoledì 27 luglio alle 21.30 l’antico borgo medievale di Vigoleno, così intimo e dal fascino intatto, ospiterà uno dei musicisti italiani più eccentrici e creativi a sparigliare un po’ le carte e a movimentare quella tranquillità così raccolta in cui il tempo sembra essersi fermato come d’incanto. Lo farà con la sua solita bravura e artistica “irriverenza”, accompagnato da due leali musicisti che intendono l’esperienza musicale esattamente come lui. Stiamo parlando di Mauro Ottolini, trombonista tra i trombonisti, che suonerà col suo “Trio campato in aria”. E già dal titolo di questo gruppo è chiaro che se ne sentiranno delle belle. Anche questo, come tutti gli altri concerti di “Summertime in Jazz”, è gratuito ed è reso possibile in virtù del prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune di Vernasca, del Borgo delle Arti di Vigoleno e dei patrocini della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna.In caso di maltempo il concerto si terrà nella chiesa di Vigoleno.A suggerire il nome per questa formazione atipica – “campata in aria”, appunto – è l’assenza della sezione ritmica. Sul palco solo un trombone, un violino e una fisarmonica saranno impegnati a delineare un intreccio di improvvisazione e creatività collettiva. La spiccata personalità, l’inventiva e la carica improvvisativa degli eclettici protagonisti di questo trio di caratura internazionale, sono capaci di coniugare ricerca sonora ed estro, conoscenza delle tradizioni e utilizzo di strumenti ancestrali, tipici della tradizione popolare, con la sperimentazione e la sintesi di nuovi linguaggi. Questo insolito mix viene convogliato con energia in un’avventura musicale melodica e coinvolgente, che ripercorre quasi un secolo di storia del Jazz, dentro cui si ritrovano l’eco della tradizione italiana, Blues, Gipsy, rumbe esotiche, vecchi standard, melodie e canzoni di Ellington, Fats Waller, Amalia Rodriguez, Tom Waits e Don Cherry. Passato e presente sono filtrati con piglio sperimentale e spesso giocoso, che contraddistingue le produzioni del trombonista veneto. Si va alle radici della musica di strada, da New Orleans all’Est Europa, con un repertorio che comprende una rilettura sempre personale di brani tradizionali e originali. Il tutto condito da costante interplay, da un’improvvisazione creativa che gioca un ruolo fondamentale nei creativi arrangiamenti del trio e da forti suggestioni della musica contemporanea.
Il trio è sulla scena dal 2011 ed è stato ospite di importanti rassegne e festival con entusiastiche reazioni di pubblico e di critica grazie alla travolgente energia e all’originalità del progetto.Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, Mauro Ottolini abbandona il suo posto nell’orchestra dell’Arena di Verona, per darsi alla vita girovaga del jazzista, imponendosi velocemente come leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito la fiducia e la stima che altri grandi musicisti hanno dimostrato per lui, chiamandolo nelle loro formazioni: Enrico Rava, Franco D’Andrea, Francesco Bearzatti, Daniele D’Agaro e Vinicio Capossela. Ha suonato con Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han Bennink, Carla Bley, Steve Swallow, Tony Scott, Maria Schneider. Al suo estro di solista e arrangiatore hanno attinto anche big della canzone italiana, dai Negramaro a Lucio Dalla, da Antonella Ruggiero a Daniele Silvestri, ma anche Luciano Pavarotti ed Amii Stewart. Ottolini è il leader di alcune delle più sorprendenti formazioni della musica creativa italiana: gli Smashing Triad(s), i Lato Latino, l’orchestra Ottovolante, i Separatisti Bassi, oltre al gruppo che più ha contribuito alla sua fama, i Sousaphonix, ospiti alcuni anni fa del Piacenza Jazz Fest allo Spazio Rotative.Vincenzo “Titti” Castrini è il classico “mangiatore” di musica. Cresciuto studiando e suonando, dalle strade alle “balere”, dalle case ai locali fumosi del jazz, Titti e la sua fisarmonica ne hanno vissute tante. Non è solo un grande musicista, è anche un autore e un cantautore. L’incontro con Sandro Miotto e Andrea Romano della Penthar Music lo sprona alla stesura di brani personali, canzoni nelle quali si possono incontrare folk, Etno-Jazz, Tom Waits, il circo, i liquori dei bar, la Strada, i Balcani, Gorny Kramer, i cantastorie, i burattini, la notte e le prime luci dell’alba, Vincio Capossela, i parcheggi, Milton Nascimento, lo Swing anni ’20, il calcio Brasilero, Lupin e le donne che danzano scalze.Daniele Richiedei è un violinista dalle molte sfaccettature, svolge intensa attività concertistica sia in ambito jazz, che nell’ambito della musica da camera classica e contemporanea, in formazioni che vanno dal solo all’ensemble di vari elementi, collaborando regolarmente con alcuni fra i migliori musicisti e gruppi italiani e stranieri.
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Si prepara così già il finale di questa maratona musicale lunga un mese per borghi e per valli piacentine. La conclusione quest’anno è programmata a Rivergaro in piazza S. Agata con l’esplosivo Gegé Telesforo in quintetto venerdì 29 luglio alle 21.30. Ci sarà da divertirsi.