Confedilizia Piacenza, il sistema Tari non funziona più, occorre cambiarlo

Il sistema TARI non regge più, occorre cambiarlo (e in fretta)Lo sostiene la Confedilizia di Piacenza, ringraziando comunque il Sindaco per l’ordinanza a favore dei cani e della pulizia (e decoro) delle vie cittadine e formulandoper la Tari una concreta propostaL’assessore ai tributi dott. Gazzola ha recentemente contraddetto i dati, in materia di Tassa rifiuti,sia del Centro studi nazionale dell’UIL (rilanciati a livello locale dall’organizzazione della proprietàedilizia) sia della Fipe. In merito, si registra una puntualizzazione della Confedilizia.“Quanto al tema in sé – è detto in un comunicato dell’associazione di via Sant’Antonino – laconstatazione primaria è che il Comune non contesta, a mezzo dell’assessore Gazzola, i dati ed i criteriseguiti da Uil e Fipe, ma ad essi contrappone propri dati, sostenendo che solo questi sono corretti.Un’argomentazione in sé fallace, come ognun vede”, continua il comunicato, che aggiunge, comunque,che in tema la Confedilizia ritornerà documentatamente “non appena possibile”.“Ma polemizzando con UIL e FIPE – argomenta poi il comunicato Confedilizia – il dott. Gazzolaha incautamente scoperto (invocando la legge che impone di coprire con la TARI ogni spesa afferenteal relativo servizio) un nervo sensibile, che dimostra che “il sistema Tari non regge più, non sta più inpiedi, va prontamente sostituito” e che dimostra, altresì, che sarebbe dovere primo dei Comunipromuovere questo cambiamento, invece di adagiarsi (“come ha fatto anche l’assessore piacentino”)sulla pluriennale, programmata introduzione di quel sistema tariffario (“tassazione in base ai rifiutiprodotti”) che in realtà i Comuni non vogliono “riuscendo per essi più facile locupletarsi col sistemaattuale””.“L’obbligo invocato anche dall’assessore dott. Gazzola – continua il comunicato Confedilizia – dicoprire le spese del servizio, senza peraltro alcun controllo terzo di queste spese, si risolvenell’indiscriminato potere dei Comuni di aumentare la tassa rifiuti fino all’inverosimile. Qui in Emilia, poi,la situazione è addirittura comica se non fosse tragica, specie per i contribuenti (i Comuni si approvanol’un l’altro le singole spese dei singoli Comuni, a giro di tavolo), e proponiamo formalmente che – anchese non è previsto dalla legge, tantomeno regionale, ma neppure vietato – il Comune di Piacenza, el’assessore Gazzola in particolare, vogliano rompere questo meccanismo perverso, chiamandovolontariamente a far parte dell’apposita Commissione infracomunale (o, quantomeno, ad assistere aisuoi lavori) i rappresentanti dei proprietari e degli inquilini, cioè degli utenti. Sarebbe un segnale digrande importanza, scrive ancora la Confedilizia – in un momento nel quale la classe politica non hamai goduto di così poco credito morale come nell’attuale momento”.Il comunicato della Confedilizia così conclude: “Nel raccomandare la nostra proposta allaparticolare attenzione anche del Sindaco, sempre in tema di pulizia della città, rivolgiamo al prof. Dosi inostri ringraziamenti, a nome dei condòmini e proprietari di casa, per l’innovativa ordinanza dallostesso assunta in materia di deiezioni liquide dei cani. Ciò che sembrava impossibile si è realizzato: iproprietari di cani, in numero sempre maggiore, comunque già generalizzato (e salvo, quindi, alcunirecalcitranti, poco amici dei loro Fido), accompagnano i cani dotati di una bottiglietta d’acqua; i cani nonsono più odiati dai proprietari edilizi nonché da commesse e commercianti; la città è più pulita;aumentano di continuo i centri italiani che adottano lo stesso provvedimento; la città è più pulita e più

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