Per dieci anni ha picchiato e minacciato i genitori per farsi consegnare i soldi per la droga. Violenze che coinvolgevano anche la madre 64enne disabile. Una situazione drammatica che ha interessato una famiglia di Pontenure. Per anni i genitori hanno provato ogni soluzione per aiutare il figlio 38enne, dai servizi sociali al Sert, ma nessun rimedio ha ottenuto il successo sperato. Alcuni giorni fa i genitori hanno così deciso di denunciare il proprio figlio e ieri, martedì 12 luglio, l'uomo è stato arrestato e condotto in carcere.
L'uomo, 38 anni e residente a Pontenure con la famiglia, noto alle forze dell'ordine per furti e truffe, negli ultimi dieci anni si era reso responsabile di maltrattamenti nei confronti del padre, agricoltore 63enne, della madre 64enne disabile e anche dei fratelli, gemelli di 26 anni, studenti. Il 38enne, vittima di disturbi psichici, quotidianamente chiedeva soldi ai genitori per acquistare droga e prendeva in prestito l'auto del padre per andare ad acquistare le sostanze stupefacenti: qualsiasi tipo di sostanza ma in particolare eroina, che spesso si iniettava in vena anche in casa. Già da tempo i carabinieri di Pontenure erano soliti intervenire a casa della famiglia per placare liti e violenze. Violenze che scattavano soprattutto quando padre e madre si rifiutavano di cedere al figlio i soldi richiesti. La situazione si era fatta talmente drammatica che persino il sindaco di Pontenure aveva deciso di attivare i servizi sociali arrivando addirittura a ospitare i familiari in un albergo a spese del Comune.
Purtroppo (spiacevole a dirsi ma è così) le violenze refertate al pronto soccorso non hanno mai superato la soglia dei venti giorni di prognosi, relegando gli episodi alla cosiddetta querela di parte. Querela che genitori e fratelli, per paura o per affetto verso il familiare, non hanno mai voluto sporgere continuando così a vivere in questo incubo quotidiano per anni. I carabinieri e le istituzioni, da parte loro, non hanno mai potuto fare altro che intervenire ogni qualvolta ce ne fosse bisogno, senza però poter agire in maniera definitiva. Fortunatamente la vicenda ha visto una svolta lo scorso 22 giugno, in occasione dell'ultima brutale sfuriata da parte del 38enne: quest'ultimo ha minacciato di morte la madre e ferito al collo uno dei fratelli afferrandolo per il colletto della camicia. Assistendo alla scena del fratello e figlio 26enne quasi strozzato i familiari si sono finalmente decisi a sporgere denuncia permettendo ai carabinieri di eseguire l'arresto e alla magistratura di procedere.
"Finalmente la famiglia può tornare a vivere serena mentre l'uomo ora potrà finalmente ricevere le cure di cui ha bisogno nel reparto psichiatrico del carcere delle Novate. La speranza è che il 38enne possa risolvere i propri problemi e tornare in società e in famiglia senza difficoltà" commenta il comandante della compagnia dei carabinieri di Piacenza Stefano Bezzeccheri.